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Giacomo Innocenzi, la sua vita tra la sclerosi multipla ed il suo talk show

Giacomo Innocenzi, la sua vita tra la sclerosi multipla ed il suo talk show

FOLIGNO – E’ un esempio di quanto la determinazione possa essere più forte della malattia. E’ Giacomo Innocenzi, conosciuto soprattutto con lo pseudonimo Giacomo Innowhite, 34enne di Foligno. La sua vita è cominciata serena, come quella di tanti altri, fino a quando, ad inizio del 2003 (ancora frequentava la scuola superiore), i medici gli hanno diagnosticato la sclerosi multipla. Una malattia difficile da accettare ma con la quale Giacomo ha imparato a convivere, ad accettarla. Ed infatti nel 2004, tre giorni dopo la maturità, ha cominciato a lavorare nell’azienda del padre e dal 2001 al 2011 ha coltivato la sua passione: fare il dj.
“In questi anni è avvenuta una metamorfosi in me in quanto la sclerosi multipla è degenerativa, ma questo non mi ha fermato”, racconta Giacomo. “Quando facevo il dj – prosegue – mi divertivo a mettere dischi in piedi, ora faccio quello che amo da seduto”.
Ed infatti Giacomo non si è limitato a fare il dj, ha creato dal divano di casa sui un vero e proprio talk show: “Pour Parler, il talk di tutti”. Quante puntate hai registrato e che ospiti famosi hai avuto?
“Ho cominciato a registrarlo da aprile 2013 e non ho mai interrotto la pubblicazione di una nuova puntata a settimana. Ne ho fatte 470 per un totale di 582 persone intervistate. Tra i miei ospiti ho avuto diverse tipologie di persone: dai miei nonni a Rocco Siffredi, Carlo Verdone, Teo Mammucari, il giornalista Antonio Caprarica, Vittorio Sgarbi, Antonella Elia, Al Bano, Irene Grandi, Luca Onestini, Renzo Arbore, Sara Tommasi, Bobo Vieri, Massimo Bagnato, Gianfranco Vissani, Bobby Solo, Jack Lens, Gesssica Notaro, Rocco De Rosa, Edoardo Vianello, l’ex presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il sindaco di Foligno Nando Mismetti, Mita Medici, Carmen Consoli, Giulio Mogol, Gianluca Grignani, Brigitta Bulgari, Edoardo Bennato, Anguun, Simone Cristicchi ed il gruppo musicale de ‘I Camaleonti’. In una puntata, registrata telefonicamente, ho intervistato anche il campione di pugilato Roberto Cammarelle mente il giorno di Ferragosto uscirà quella fatta a Mahmood“.

Hai raccontato della tua malattia e del tuo talk show dal divano anche ai media nazionali come “Panorama”, “Storie vere” e “La vita in diretta”. Quale intervista ti è piaciuta di più?
“Quella che mi ha fatto tre anni e mezzo fa Cristina Parodi a ‘La vita in diretta’, la trasmissione che va in onda il pomeriggio su Rai 1. Mi sono emozionato tantissimo, quando sono entrato nello studio mi sono commosso. Ci tengo tanto a ringraziare in maniera particolare l’autore, Maurizio Gianotti, che mi ha permesso di fare tante cose”.
Il tuo obiettivo con Pour Parler qual è?
“Vorrei renderlo un vero e proprio lavoro”
Ed i numeri già ci sono. Giacomo ha creato un canale YouTube dove ha già caricato 722 video, tra le sue puntate di Pour Parler e le interviste e i contributi che gli hanno fatto in questo periodo. Il canale ha quasi 900 iscritti e ha avuto oltre 150mila visualizzazioni. Ma non solo. Pour Parler è anche in un sito (www.thepourparler.com) dove ci sono anche informazioni personali su Giacomo. Nel maggio del 2017, inoltre, è uscito un libro scritto sulla sua vita intitolato: “Tutto è possibile a chi crede”, scritto da Arianna Ciancaleoni. Si tratta di un’intervista che l’autrice fa a Giacomo ed attraverso un lungo racconto, suddiviso in più tappe, lo farà conoscere attraverso le sue parole e le frasi del suo diario, scritte nei momenti più belli o più difficili della sua vita. Nella presentazione del libro c’è scritto: “Dj, presentatore, filosofo 2.0, combattente contro la sclerosi multipla che lo affligge. Ha solo 33 anni Mr Innowhite, questo il suo pseudonimo, e ha solo un obiettivo: comunicare agli altri e con gli altri. Lo fa tramite il suo canale YouTube, Pour Parler, ma anche nella vita quotidiana, circondandosi di amici e indossando sempre il suo sorriso migliore”.
Giacomo Innocenzi, nonostante la sua malattia, è riuscito a fare tutto questo e se gli si chiede di pensare un attimo a se stesso e al suo passato risponde semplicemente: “Sono cresciuto con la sclerosi multipla”. La consapevolezza e la semplicità della sua frase fanno intuire facilmente la forza e la decisione che contraddistinguono il suo carattere.

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