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Collegialità e ascolto: il nuovo verbo di UmbriaLibri dell’era Bori

PERUGIAUmbriaLibri, nuova era. L’ennesima, verrebbe da dire, in cerca della strada giusta dove incanalare l’editoria locale umbra, tanto fertile e ricca di idee, ma necessariamente sempre in cerca di mercato per sopravvivere, detto che già di per sé il quadro generale e nazionale è davvero complesso. Le vendite dell’editoria trade in Italia nel 2024 sono state pari a 1.533,8 milioni di euro, in flessione dell’1,5% rispetto al 2023. Le copie sono state invece 103,987 milioni, in flessione del 2,3% rispetto al 2023. Questo emerge dall’Associazione Italiana Editori, attraverso il suo Ufficio studi e in collaborazione con alcune società di ricerca e istituzioni, che  conduce periodicamente analisi sul mercato editoriale, la lettura, i consumi culturali, l’evoluzione dei comportamenti d’acquisto degli italiani. 

Con l’era di Angelo Mellone a fare da traino ci hanno provato e sono stati bei nomi del panorama televisivo oltre che dell’editoria, ma la nuova governance della Regione Umbria difficilmente confermerà ciò che ormai potremmo definire il passato di UmbriaLibri.

Da questo nuovo indirizzo, del resto, scaturisce l’incontro preparatorio dell’era Bori, il vice presidente con delega alla Cultura,  che nel preliminare ha lanciato i due punti cardine attorno ai quali intende muovere il tutto:  collegialità e ascolto. 

Si tratta, è evidente, di una linea guida tutta da circostanziare, una cosa certa al momento riguarda il calendario: la rassegna si svolgerà con due appuntamenti a Perugia e Terni a cavallo tra fine ottobre e novembre. Riguardo la visibilità, è certa l’organizzazione di uno stand dedicato a editori e autori umbri nelle più importanti fiere del libro italiane, certamente Torino a maggio e Roma a dicembre. L’altro aspetto riguarda il “manico”  a cui affidare la guida dell’edizione 2025 e di quelle a seguire. In questo senso Tommaso Bori ha voluto specificare che non è ancora deciso se rinnovare questa carica o istituire piuttosto un comitato artistico collegiale. La nomina, ad ogni modo, avverrà attraverso la pubblicazione di una manifestazione d’interesse pubblica.
“La finalità che ci poniamo è evidente – ha affermato il vicepresidente -: promuovere l’editoria locale e incentivare la lettura a tutte le età attraverso eventi e iniziative frutto di scelte condivise e un programma partecipato. Abbiamo davanti un tempo sufficiente per promuovere questo nostro grande patrimonio culturale collettivo – ha detto Bori –. E proprio perché è un patrimonio collettivo vogliamo coinvolgere i protagonisti di questo mondo”.

Bori ha quindi sottolineato che accanto ai due grandi eventi di Perugia e Terni e alla partecipazione alle più importanti fiere del libro italiane, Torino e Roma, “intendiamo sostenere tutto l’anno il mondo dell’editoria regionale intercettando i lettori di ogni fascia d’età attraverso iniziative continue e presenti in tutto il territorio. A tal proposito, porteremo in Giunta regionale un Piano per lettura che coinvolga tutte le realtà interessate”.
Tommaso Bori, ha quindi annunciato che questa nuova modalità troverà formalizzazione anche nei “patti di zona per la lettura” che vedrà il coinvolgimento attivo di biblioteche, librerie, edicole e scuole, ma anche pediatri di libera scelta, medici di medicina generale e mondo dell’associazionismo.
“Leggere a tutte le età è un determinante di salute, aiuta a vivere meglio e ci rende cittadini consapevoli – ha detto – Attraverso una progettazione condivisa vorremmo rivitalizzare le iniziative esistenti e studiarne di nuove per incentivare la familiarità e l’abitudine alla lettura”.
Andando nello specifico su UmbriaLibri nel corso dell’incontro Bori ha rinnovato agli editori la chiara volontà di voler lavorare “insieme” affinché UmbriaLibri possa rappresentare sempre di più non solo una vetrina, ma anche un’occasione di crescita e di scambio per chi ha incentrato la propria attività sul mondo dei libri”.


Dal canto loro gli editori hanno espresso apprezzamento per l’attenzione e, partendo dalle criticità riscontrate negli anni, hanno dato alcuni suggerimenti per la nuova edizione consegnando anche un documento condiviso.
Centrale è stata la scelta, da valutare, dei luoghi in cui vedrà vita la rassegna, anche se il centro storico al momento rimane la location di maggiore interesse.
L’attenzione degli editori è andata anche sulla direzione artistica ed è evidente che questa sarà una scelta cruciale.
L’incontro avvenuto – fanno sapere dalla Regione – è stato il primo di una fase di partecipazione, a breve sarà calendarizzato un prossimo appuntamento.

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