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A Città di Castello in mostra “Remember: Novello Bruscoli, cento anni di arte”

CITTA’ DI CASTELLO – È stato un 2024 denso di arte e mostre nel Tifernate e l’ultima esposizione dell’anno è dedicata a Novello Bruscoli, pittore e visionario, nel centenario della sua nascita.  “Remember: Novello Bruscoli, cento anni di arte”, a cura di Lorenzo Fiorucci, è un’antologica che dà spazio all’arte umbra, approfondendo questa volta un artista e un animatore culturale molto amato e protagonista della storia dell’arte locale del Novecento. La mostra è stata resa possibile dal concorso di tante professionalità e di tante competenze: Marco Baldicchi, autore di uno dei testi introduttivi, Fabio Mariacci, Eta Beta per il percorso dei segnali, che propone una tra le serialità di Bruscoli più caratteristiche e geniali.

 

 

Bruscoli (San Giustino 1924 – Città di Castello 1994), riunisce in sé molte dimensioni: è stato un personaggio eclettico, un gallerista, un opinionista, uno scrittore e un attore teatrale sempre aperto al confronto, dimostrando come la sua arte andasse oltre i luoghi in cui si è evoluta. Nei primi anni sperimenta la pittura figurativa anche grazie alla vicinanza con Alberto Burri. La collaborazione con il Gruppo di Spoleto e la partecipazione attiva nel movimento “Linea Umbria” – di cui Bruscoli fu instancabile animatore – appoggiato dalla galleria tifernate “Il Pozzo” e da quella spoletina “Plinio il Giovane”, lo portarono ad esplorare nuove soluzioni pittoriche più complesse ed elaborate, ricche di contenuti ed accostamenti apparentemente inusuali, ma significativi per un animo consapevole e audace come quello di Bruscoli.

 

 

Le sue opere sono spesso caratterizzate da una forte componente espressiva, riflettendo un’interpretazione personale e intima della figura umana. Bruscoli fu anche docente all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove ha lasciato il segno ispirando generazioni di giovani artisti. Si parla, nelle parole del curatore della mostra, “di un elemento Pop di Bruscoli, se di Pop si può parlare, che si sposa sempre con la necessità simbolica rappresentativa dell’immagine, che invita l’osservatore a rompere la sufficienza di una lettura facile comunicando all’opposto tutta l’ambigua contraddizione della società degli anni Settanta e poi la spietatezza degli Ottanta. La donna, già presente come soggetto nelle prime tele, diventa oggetto privilegiato dell’immaginario comune, declinata da Bruscoli con la forza del nudo giocando sull’attrattività seducente del corpo femminile, spogliato e fasciato per evidenziare la condizione di oppressione subita dal genere femminile, tema allora in voga nelle contestazioni femministe, ed oggi di nuovo attualissimo”.

Ai microfoni di Vivo Umbria, Lorenzo Fiorucci ha tracciato il bilancio di questo anno ricco di eventi artistici dedicati a personaggi locali:

 

“Il bilancio è sicuramente positivo. Soprattutto per quanto riguarda la Event Room che si è dimostrato essere uno spazio ideale per approfondimenti tematici sul collezionismo tifernate o, come in questo caso, un ‘ricordo’ di un artista come Bruscoli. Importante anche perché è uno spazio nel cuore della Pinacoteca che vivacizza e innerva la curiosità da parte del pubblico. Auspico davvero che si continui in questo senso, a promuovere l’arte in uno spazio dedicato e aperto al pubblico”.

 

Quali i progetti per il 2025?

 

“Progetti culturali ce ne sono molti. L’obiettivo è continuare ad approfondire con altre mostre che affrontino temi diversi. Mi piacerebbe molto indagare il tema della critica, non solo a livello locale ma anche nazionale. Un altro obiettivo è quello di proseguire con gli approfondimenti tematici magari allargando ad altri contesti, accendendo i riflettori su artisti del Novecento che sono finiti un po’ nel dimenticatoio ma che meritano sicuramente di essere ricordati e apprezzati. A giugno è già in programma la mostra di Giulia Napoleone, artista abruzzese, ormai viterbese d’adozione, che ha lavorato un anno per realizzare una mostra proprio per Città di Castello e questa iniziativa sarà una novità importante. Spero che anche altri giovani che vogliono lavorare nell’arte e diventare curatori possano sperimentarsi nella Event Room e in questo senso auspico un’apertura a future collaborazioni”.

 

La mostra sarà visitabile alla Event Room della Pinacoteca comunale fino a domenica 2 marzo, da martedì a domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00.

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