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Claudia Fofi alla Biblioteca Sperelliana di Gubbio: il suo romanzo ambientato nella città dei Ceri

GUBBIOSabato 14 dicembre Claudia Fofi sarà alla Biblioteca Sperelliana di Gubbio alle ore 17,30 per la presentazione-performance del suo primo romanzo che è ambientato proprio nella città dei Ceri: “Uisciuerier”. Un ringraziamento va alla grande ispirazione delle città di Gubbio della mia infanzia, alla Festa dei Ceri, che ha nutrito la mia parte più antica e sacra” scrive infatti nei ringraziamenti finali. E sono tanti i luoghi, gli stati d’animo, le persone e i personaggi della città di Gubbio presenti.

IL LIBRO

La copertina del libro

Racconta – si legge nella presentazione – la storia della presa di coscienza dell’undicenne Beatrice e del suo nucleo familiare rispetto alla condizione di Anna, sua madre, che si è chiusa in casa in preda a una forte depressione e non vuole uscire più. Ambientato alla fine degli anni ’70, quando la malattia mentale era vissuta come una maledizione, un malocchio, se ne parlava molto poco e con vergogna, Uisciueriar mostra in che modo l’approccio alla cura e al superamento dello stigma abbia ricevuto un’enorme spinta dalle rivoluzioni della psichiatria di quel periodo storico in cui tutto cambiava. (…) Attraverso avventure stravaganti, sogni di hippy di provincia, riti arcaici di guaritori contadini, incontri con personaggi fuori dall’ordinario, in una Gubbio magica che protegge, nasconde e accoglie, Beatrice giunge alla consapevolezza prematura e dolorosa che in un certo senso sua madre brucia, proprio come l’uomo fotografato nell’iconica copertina del disco dei Pink Floyd (…) Romanzo di canzoni belle e malinconiche che entrano misteriosamente nella trama, da leggere ascoltando una colonna sonora suggerita in molti passaggi, riesce nell’intento di parlare con delicatezza del disagio mentale, facendosi aiutare dal mondo dell’infanzia, che è capace di guardare oltre e di superare la diffidenza e la paura. Il gruppo degli amici di Beatrice, sua nonna Filomena, la piccola città, hanno un ruolo fondamentale in questo romanzo corale: Uisciueriar sembra dire che non ci si cura da soli, che la cura ha a che fare con la prossimità. (…) Con una scrittura che passa con naturalezza dall’estremo realismo della lingua e dei personaggi a situazioni oniriche e magmatiche, proprie del mondo di ombre che intende mostrare, Uisciueriar, sin dal titolo, sfida molte convenzioni e codici. Ricco di incursioni nelle intonazioni dialettali, dove la lingua, sempre mutuata dal parlato, restituisce con vivida tenerezza l’ambiente culturale di riferimento, il romanzo narra una piccola storia inquadrandola in una storia più grande: l’impatto e il significato della cosiddetta legge Basaglia – entrata in vigore nel 1978 – sulle persone malate e sulle loro famiglie. Un commosso riconoscimento verso chi liberò i malati e li fece riconoscere come persone”.

Ad accompagnare la poetessa e cantante ci saranno Valentina Pigmei, giornalista; Simona Minelli alle letture e Gabriele Bianchi alla chitarra

CLAUDIA FOFI

Vive a Gubbio. È formatrice vocale, cantautrice e autrice, poetessa e scrittrice, organizzatrice di eventi culturali, direttrice artistica del Festival Umbria in Voce. Con le sue canzoni ha vinto il Premio Ciampi nel 2001, il Premio Scrivi dal tua canzone Grinzane Cavour per il miglior testo nel 1996 (presidente giuria Fabrizio de Andrè), il Premio Logic al Mantova Musica Festival, finalista due volte al Premio Musicultura. Ha pubblicato tre album di canzoni (1998, 2003, 2019) e due raccolte di racconti brevi tratti da scritture social, “Post-Post” (2019) e “Una volta, all’improvviso” (2023), con Bertoni Editore. Nella poesia ha esordito nel 2016 con “Odio le ragioniere”, Ed. Secop. Nel 2023 è uscita la sua seconda raccolta poetica, “Etica della parola dolce”, con Arcipelago Itaca. Nel 2024 è uscita una nuova raccolta con l’editore Animamundi, “Le ossa cantano”. Con la silloge inedita “Il delta della lingua” ha ricevuto una menzione di merito al Premio Gozzano 2018. Finalista Premio Carrera 2021. Con la raccolta “Etica della parola dolce” è stata finalista al Premio Pagliarani 2022.

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