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Il pianerottolo di Lorenzo Hengeller

Classe 1970, il pianista e cantante napoletano torna con il suo nuovo album Il pianerottolo.

Laureato in Lettere Moderne all’Università Federico II con una tesi sulla trasmissione televisiva Blob, ed insegnante di lettere moderne, ha esordito dal punto di vista discografico nel 2003 con Parlami Mariù … ma non d’amore!, seguito nel 2006 da Il giovanotto matto, da Canzoniere minimo leggero nel 2010, Gli stupori del giovane Hengeller nel 2016 e Piano Napoli nel 2020.

Oltre alla sua produzione ha preso parte ad album di altri artisti e ad un paio di tributi a Lelio Luttazzi e si è più volte esibito al festival Umbria Jazz, nelle sue varie declinazioni (Summer, Weekend e Winter).

Foto di Aristide Russo

Nel nuovo lavoro, registrato alla Casa del Jazz e con l’ausilio di alcuni testi di David Riondino, partecipano: Stefano Bollani, Valentina Cenni, Matteo Ruperto e Monica Nonno ai cori, il trombettista Gianfranco Campagnoli, Enzo Anastasio al sax alto, Gigi Patierno clarinetto e sax tenore, Stefano Di Battista al sax soprano ed Alessandro D’Alessandro all’organetto, mentre la ritmica è formata da Daniele Sorrentino al contrabbasso e Luigi Del Prete alla batteria.

Il disco è stato pubblicato da Jando Music / Encore Music ed è davvero piacevole; si inizia con la divertente Frasi fatte, scelta anche come singolo, che analizza appunto i modi di dire.

Nelle due tracce successive arrivano i testi di David Riondino; la prima è la breve Cantieri ed ecco i pensionati, con uno dei loro più noti passatempi; O’ scuntroso tratta invece di un artista assalito dal dubbio se dopo il decesso sarà ricordato a sufficienza; l’ironia dunque regna sovrana.

Colin Firth è il primo degli strumentali; l’altro, La strada verso casa è firmato da Stefano Bollani; due ottimi esempi che lasciano apprezzare la perizia strumentale del musicista napoletano e l’interplay con basso e batteria.

In Disaccordi protagonista è il sax soprano di Stefano Di Battista che punteggia il brano; Mixed by Erry trae spunto dal film del 2023 che racconta la storia di Enrico Frattasio (Erry), che durante gli anni ottanta creò un’impresa, ed un impero, grazie alle musicassette contraffatte.

C’è spazio anche per un brano della tradizione, Nun me parlate e chella, del maestro Fausto Cigliano e di Carlo Alberto Rossi, qui ottimamente riarrangiata; si arriva al finale con la ritmata Il giorno dell’amore, ancora in collaborazione con Riondino, ed infine con la ballad Senza sapè pecché il cui testo è di Dario Sansone.

Un bel lavoro che potrà essere apprezzato dal vivo in ben sei concerti tra il 29 dicembre e l’1 gennaio, al Palazzo dei Sette di Orvieto,all’interno della prossima edizione Umbria Jazz Winter, in programma dal 28 dicembre all’1 gennaio.

La copertina dell’album

Tracklist: Frasi fatte; Cantieri; O’ scuntroso; Colin Firth; Disaccordi; La strada verso casa; Mixed by Erry; Nun me parlate ‘e chella; Il giorno dell’amore; Senza sapè perché

Musicisti: Lorenzo Hengeller, piano; Daniele Sorrentino, contrabbasso; Luigi Del Prete, batteria; Stefano Bollani, Valentina Cenni, David Riondino, Matteo Ruperto, cori; Gianfranco Campagnoli tromba, Gigi Patierno clarinetto e sax tenore; Alessandro D’Alessandro organetto; Stefano Di Battista, sax soprano; Enzo Anastasio, sax alto

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