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Timelapse per documentare il ritiro dei ghiacciai: questo e molto altro con la start up Scenari Digitali

PERUGIA – Valorizzare il territorio, offrire immagini meravigliose e monitorare l’ambiente. Ecco i tre punti di forza della start up Scenari Digitali, creata da 4 soci: Agnese, Leonardo, Luciano e Massimiliano Squadroni. Ai microfoni di Vivo Umbria, Massimiliano Squadroni ha raccontato la genesi di questa avventura che ha trasformato in animazione quello che prima si catturava con delle semplici istantanee.

 

Com’è nata l’idea di sviluppare Scenari Digitali?

 

“Scenari Digitali srl” è una startup innovativa, ora una società a tutti gli effetti, con sede a Foligno (Pg) in Umbria, che opera nel settore dell’information technology, con una consolidata esperienza nei sistemi webcam stand alone in ambienti montani. La nostra webcam più alta, si trova sul tetto d’Europa, sul Monte Rosa, Capanna Regina Margherita, Punta Gnifetti a quota 4554 metri.

 

 

Tutto è iniziato però da Castelluccio di Norcia, poco dopo il devastante sisma del 2016. Con una campagna di crowdfunding siamo riusciti a riattivare la webcam di Castelluccio che era stata danneggiata dal terremoto. La piattaforma che abbiamo generato permette di catturare delle immagini e metterle insieme in un filmato, dall’alba al tramonto oppure documentando una stagione intera. Quest’anno è nato il  format “Dalle Alpi agli Appennini” che è uno dei prodotti multimediali del nostro progetto #overtheclouds: un video emozionale che pubblichiamo nel nostro canale YouTube con alcuni dei timelapse generati dalle nostre webcam sentinelle delle montagne.

 

#overtheclouds nasce proprio con l’obiettivo di monitorare gli ambienti montani e glaciali, le condizioni meteo e l’innevamento in alta quota, ma anche per osservare l’evoluzione del paesaggio nelle stagioni, oltre ad essere uno strumento di marketing territoriale ed emozionale.

 

Il progetto sta crescendo e stiamo attivando delle collaborazioni e sinergie: una di queste con la Cloud Appreciation Society, associazione con sede a Londra per i cacciatori di nuvole di tutto il mondo! Eh sì, perché i timelapse che riusciamo a generare con la piattaforma web da noi sviluppata sono un ottimo strumento per seguire la dinamica delle nubi e dei fenomeni atmosferici. Il progetto “webcam & timelapse” #overtheclouds di monitoraggio degli ambienti montani, delle condizioni meteo e dell’innevamento, con finalità di sensibilizzazione ai cambiamenti climatici ma anche un’azione per il marketing territoriale ed emozionale. È stato presentato alla tappa di Bolzano di Visionalps 2022 ed ha già attivato numerose collaborazioni e sinergie. Stiamo sviluppando la nostra rete di osservazione sulle Alpi (Monte Rosa, Monte Bianco, Ghiacciaio dei Forni, Passo Gavia) e Dolomiti (Tre Cime di Lavaredo, Sassolungo, Auronzo di Cadore, etc..), ma anche in Appennino.

 

 

Quali le soddisfazioni nel guidare un progetto così particolare?

 

Una prestigiosa collaborazione avvenuta quasi per caso è stata  quella con il prof Rezzolla, astrofisico dell’Università Goethe di Francoforte, autore della foto del buco nero Sagittarius A. Ci ha contattati perché cercava una tecnica per rappresentare la foto di Sagittarius A ed aveva trovato una analogia con la nostra tecnica di generazione dei timelapse giornalieri, ha infatti utilizzato proprio le immagini della nostra webcam posizionata alle Tre Cime di Lavaredo per illustrare alla conferenza stampa internazionale a Monaco di Baviera come è stato possibile generare la foto del buco nero.

 

 

 

Dove si trovano le webcam?

 

Nel contesto di cambiamento climatico in corso, le webcam si trovano perlopiù dislocate in ambienti montani. Dalla vetta del Monte Rosa fino agli Appennini e alle colline, con l’obiettivo di monitorare diversi paesaggi. I nostri contenuti sono a libera disposizione degli enti. Il nostro archivio digitale è ormai rappresentato dalla nostra pagina Youtube “Scenari Digitali” dove potete trovare tutti i timelapse delle nostre webcam sentinelle sparse per il territorio e rimanere aggiornati sui contenuti che produciamo.

 

Avete notato cambiamenti significativi a livello ambientale grazie alle vostre riprese?

 

Assolutamente sì. Soprattutto le webcam alpine mostrano di anno in anno il ritiro dei ghiacciai. Abbiamo una webcam che è nella parte più alta di Ghiacciaio dei Forni, in provincia di Sondrio e lì si vede la perdita di massa glaciale in maniera significativa. La prossima sfida sarà quella di attivare webcam oltre i nostri confini nazionali, in Norvegia o in Groenlandia. Questi temi sono anche al centro di attività che facciamo in collaborazione con le scuole del territorio e con il Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno e che vertono su temi ambientali e sul cambiamento climatico.

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