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Inside – il nuovo album in quintetto del sassofonista Venanzio Venditti

E’ stato pubblicato dall’etichetta Alfa Music il nuovo disco del sassofonista abruzzese Venanzio Venditti Inside.

La copertina dell’album

Durante la formazione e la carriera del musicista molte sono le collaborazioni, come quelle con Roberto Gatto, Fabrizio Bosso, Dario Deidda, Karl Potter, Mike Melillo, Eddy Palermo, Andy Gravish, Antonio Ciacca, Rick Margitza, Steve Grossman, Fabrizio Sferra, Danilo Rea, Nicola Angelucci, Luca Mannutza e Maurizio Giammarco.

Ha tenuto concerti non solo nel nostro paese spingendosi anche in Nord Africa, Europa e Stati Uniti.

Ora torna con un quintetto strumentale che riporta alla mente le formazioni della tradizione del Jazz degli anni ‘50 e ‘60, in primis l’hard-bop.

E tutto ciò lo ritroviamo nel disco dove Venditti è in compagnia degli ottimi Roberto Tarenzi al piano, Francesco Puglisi al contrabbasso, Marco Valeri alla batteria e Francesco Lento alla tromba.

Venanzio Venditti
Roberto Tarenzi
Francesco Lento e Francesco Puglisi
Marco Valeri

Il sassofonista firma sette delle dieci tracce che compongono l’album; gli altri sono dei classici che vengono rivisitati con molto gusto dal quintetto.

Pronti via ecco subito Ojos de rojo di Cedar Walton, con il sax subito in evidenza; A night in Tunisia è tra i più riconoscibili degli standard, a firma Dizzy Gillespie e Frank Paparelli, e viene resa in maniera notevole; molto buono il lavoro del trombettista Lento.

E’ il piano di Roberto Tarenzi ad introdurre la lunga ballad Risonanza (MRI Magnetic Resonance Imaging), con la tromba ancora protagonista.

Nella più movimentata Bardo Thodol è subito il sax di Venditti ad andare in solo, ben supportato dalla sezione ritmica; poi fino al ritorno del tema principale ecco tromba e pianoforte.

Un sentito omaggio al pianista Chick Corea è il brano successivo Chick, con rimandi ben chiari nella parte iniziale alla sua notissima Spain; si prosegue con un’altra ballad, The last coffe, proposta in una versione differente anche come bonus ed ultima traccia dell’album.

Proseguendo l’ascolto del disco ecco Bum e Something else…; entrambe con riff molto caratterizzanti e con un gran lavoro d’arrangiamento.

Infine ecco Seven steps to heaven, di Miles DavisVictor Feldman, con Francesco lento sugli scudi, e tenuto conto di uno dei due autori non poteva essere altrimenti.

Oltre cinquanta minuti di musica per un album altamente consigliato, pensato, composto e suonato con gusto, che piacerà sia agli amanti del bebop che a quanti apprezzano una scrittura più moderna.

Qui il link per l’ascolto su Spotify: Inside

Track list: Ojos de rojo; A night in Tunisia; Risonanza (MRI Magnetic Resonance Imaging); Bardo Thodol; Chick; The last coffee; Bum; Something else…; Seven steps to heaven; The last coffee – bonus track

I musicisti impegnati nel disco

La formazione: Venanzio Venditti, sax tenore; Francesco Lento, tromba; Roberto Tarenzi, pianoforte; Francesco Puglisi; contrabbasso; Marco Valeri, batteria

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