ORVIETO – L’Università delle Tre Età di Orvieto propone, in avvio del mese di novembre, “Meraviglie del mondo antico. Conversazioni visionarie sul genio e il coraggio dell’uomo”. Autore e relatore, l’architetto Raffaele Davanzo. “Meraviglie del mondo antico”, che esordì nello scorso mese di febbraio per essere interrotto a causa di un’improvvisa indisponibilità fisica di Davanzo, si articolerà in tre tappe che avranno luogo presso l’Aula del Dialogo di Palazzo Negroni (ex Tribunale di Piazza Corsica), grazie alla disponibilità della Fondazione per il Centro Studi Città di Orvieto. La partenza è prevista per domani, lunedì 4 novembre alle 16.
Nel dettaglio, il programma prevede domani alle 16 “Da Erodoto ad Antipatro di Sidone: la definizione del catalogo, la realtà archeologica dei siti”. Lunedì 18 novembre, sempre alle 16, “La mitizzazione delle meraviglie del Rinascimento”; lunedì 2 dicembre (stessa ora) “Meraviglioso, emblematico, colosslae: le new entry antiche e moderne”.
La fortuna iconografica e simbolica delle Meraviglie del mondo, dall’Antichità fin oltre al Rinascimento, nasce da alcune esperienze letterarie di età ellenistica: la prima è sicuramente una poesia di Antipatro di Sidone (140 a.C.), mentre l’opera De septem orbis spectaculis, teoricamente precedente perché attribuita a Filone di Bisanzio, è invece di uno sconosciuto retore della tarda antichità. Le Sette meraviglie si sono sempre offerte come archetipi, cioè oggetti primi, ma riprese nel corso dei secoli estendendone le caratteristiche con l’assunzione di nuove forme, anche con numerose varianti alla lista.
IL CORSO: TRE CONVERSAZIONI
Nel primo incontro si esamineranno le Sette meraviglie classiche, e ognuna sarà descritta tramite i riferimenti letterari e mitologici relativi al periodo antico, curando anche le Storie connesse (come la regina Artemisia che beve le ceneri di suo marito Mausolo, da lei seppellito appunto nel Mausoleo di Alicarnasso: storia che tanti spunti ha dato agli artisti).
Nella seconda conversazione invece si considereranno tutte le interpretazioni successive, dal Medioevo fino al periodo Barocco, e specialmente le ricostruzioni di grandi incisori ed architetti, comprese le citazioni in opere davvero realizzate. Infine nell’ultima lezione si darà spazio anche alla fantasia, enumerando altre Meraviglie dell’antichità citate da molti autori (che sembra in tutto raggiungessero il numero di 19).
A conclusione, un passaggio ai nostri giorni, col tentativo di enucleare Le Sette Meraviglie del mondo moderno, cioè tutte quelle opere costruite dopo il periodo ellenistico: a cominciare dal Colosseo, fino alla statua del Redentore a Rio de Janeiro. Il corso è riservato agli associati Unitre.
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Per ulteriori informazioni ed iscrizioni: 338.7323884 – uni3-orvieto@alice.it.
Foto di copertina da Orvietonews.it