PERUGIA – Del musicista umbro Federico Gili ho già recensito lo scorso anno il suo album d’esordio Cantabile (qui l’articolo https://www.vivoumbria.it/cantabile-lalbum-del-fisarmonicista-federico-gili/).
Mi fa piacere tornare a parlarne; si trattava di un disco molto interessante, prodotto da Daniele Di Bonaventura, che accompagnò il giovane Gili all’interno della title track, mentre le altre tracce erano eseguite in solo.
Nei giorni scorsi, il 6 settembre, è stato invece pubblicato da Encore Music, il nuovo album La lanterna, registrato nel novembre dello scorso anno all’Entropia Recording Studio di Perugia.
Ed il musicista alza notevolmente l’asticella, circondandosi di talenti, affermati e giovani (questi ultimi in particolare con cui suona spessissimo, che stanno portando in alto il jazz di matrice umbra).
Ed allora ecco che all’interno del disco troviamo il contrabbassista Ares Tavolazzi, basta dire ex Area, il pianista umbro Ramberto Ciammarughi e il chitarrista Fabio Zeppettella.
E poi il trio di giovani con cui ha stretto un solidissimo rapporto: Lorenzo Bisogno al sax, Manuel Magrini al piano e Lorenzo Brilli alla batteria.
A dare il via all’album è la title track, eseguita in trio da Gili, Magrini e Bisogno; e subito ci si cala in un’atmosfera dove i tre giovani musicisti si trovano perfettamente a loro agio; sul tappeto del piano e della fisarmonica si appoggia il sax; poi partono in sincrono un ottimo inizio.
Segue Magma, in quintetto: Gili, Tavolazzi, Ciammarughi, Bisogno e Brilli; sul tema che è impostato dalla fisarmonica ben s’inserisce il sax; la ritmica sostiene con eleganza.
Novembre vede impegnato il trio Gili, Tavolazzi e Zeppetella; in evidenza prima il contrabbasso e poi la chitarra, con la fisarmonica che sostiene la struttura del brano ed intorno ai 3 minuti si prende la scena.
E’ il duetto Gili e Magrini a dar vita a Choro pra Manuel; questo genere (il choro), è nato in Brasile verso la fine dell’ottocento ed è divenuto molto importante, influenzando lo sviluppo del samba e della bossa-nova; i due si destreggiano benissimo all’interno del brano che Gili ha dedicato all’amico; accattivante.
In I remember Frank altro quartetto: Gili con Tavolazzi, Brilli e Bisogno; quest’altra notevole composizione è impreziosita dal sax e nel finale dal solo al contrabbasso.
Arriva poi il brano più lungo, Richard; il brano più intimista del disco è appannaggio del fisarmonicista e di Ciammarughi, tra i suoi mentori; sette minuti di poesia.
Ci si avvia verso la fine ed ecco il quintetto Gili, Zeppetella, Magrini, Tavolazzi e Brilli che esegue Chorinho pra Ila, brano che era inserito anche nell’album Cantabile; qui ognuno ha un suo spazio e si chiudono così in maniera gioiosa i brani scritti dal fisarmonicista per questo nuovo lavoro.
Le due tracce rimanenti sono Toots, a firma di Fabio Zeppetella, che vede impegnati Gili, lo stesso autore e chitarrista, Tavolazzi e Brilli; fisarmonica e chitarra sugli scudi mentre la ritmica fa la sua figura.
Ho intenzionalmente lasciato per ultima la bellissima esecuzione in solo di Federico, che è alle prese con un brano senza tempo come Almeno tu nell’universo, con il testo di Bruno Lauzi e la musica di Maurizio Fabrizio, reso celebre dall’interpretazione di Mia Martini al Festival di Sanremo nel 1989 che ottenne il premio della critica.
Un disco che merita attenzione, denso di buone idee ed ottima musica.
La tracklist: La lanterna; Magma; Novembre; Choro pra Manuel; I remember Frank; Richard; Chorinho pra Ila; Almeno tu nell’universo; Toots
I musicisti: Federico Gili fisarmonica; Ramberto Ciammarughi piano; Arez Tavolzzi contrabbasso; Fabio Zeppetella chitarra; Manuel Magrini piano; Lorenzo Bisogno sax; Lorenzo Brilli batteria.