SPOLETO – Mercoledì 25 settembre alle 20.45, al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti di Spoleto, l’attrice, cantante e autrice Drusilla Foer porta in scena il suo Venere nemica.
LO SPETTACOLO
“Venere, Dea della bellezza e dell’amore esiste ancora. Creatura immortale – si legge nella presentazione dello spettacolo – l’antica Dea vive oggi lontano dall’Olimpo e dai suoi parenti, immaturi, vendicativi, capricciosi, prigionieri come la Dea stessa nell’eterna bolla di tempo che è l’immortalità. Ha trovato casa a Parigi, fra gli uomini, di cui teneramente invidia la mortalità, che li costringe all’urgenza di vivere emozioni, esperienze e sentimenti. Venere può permettersi di essere imperfetta tra gli umani. Si sa: in tempi duri per tutti – in particolare per gli Dei in deficit crescente di fede e consenso – potersi permettere finalmente di vivere nell’imperfezione dell’umano esistere, godendo delle debolezze umane come la moda e il lusso, non è cosa da poco per la nostra Immortale Eroina.
Immaginate la mia gioia. Una dea, condannata a vivere nell’eterna umidità del mare, scoprire l’esistenza della messa in piega!
Grazie al rapporto con la sua misteriosa e inseparabile cameriera, bellissima, Venere, quasi per gioco, nel momento in cui gli uomini non credono più agli dei ma agli eroi, ripiomba nel passato: nella storia di Amore, il figlio ingrato e disobbediente, e Psiche, sulla quale Venere, da suocera nemica, riversa tutto il suo rancore di Dea frustrata e di Madre tradita.
Contro la straordinaria mortale, creduta Venere in terra, la vendetta sarà inesorabile e terribile.
Ma nel paradosso feroce e dolcissimo della vita che non risparmia nessuno, nemmeno gli Dei, Venere insieme all’odio scoprirà anche l’amore (… Io che sono sempre stata la mia sola priorità); un amore infinito e incondizionato per quel figlio ferito che, in fuga dall’amata, torna da sua madre per curare le ferite del corpo e dell’anima.
Ispirato – prosegue la presentazione – alla favola di Apuleio Amore e Psiche, Venere Nemica rilegge il Mito in modo divertente e commovente a un tempo, in bilico tra tragedia e commedia, declinando i grandi temi del Classico nella contemporaneità: la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna nei confronti dei figli, il conflitto secolare tra uomini e Dei. Se c’è una cosa che un Dio detesta è non essere creduto.
Ma dinanzi a Venere, a questa Venere – lieve, ironica, tagliente, spietata – e al suo incredibile colpo di teatro, come si fa a resistere? Come si fa a non credere.
Venere Nemica è una pièce teatrale supportata dalla musica con un repertorio inaspettato, intenso e crudele, a tratti musical”.
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Spettacolo inserito nella Stagione 23/24 dello Stabile dell’Umbria e rinviato per motivi di salute dell’artista.
Info e biglietti È possibile prenotare telefonicamente al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222, dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20.
Acquisto online sul sito www.teatrostabile.umbria.it.