CASTIGLIONE DEL LAGO – La Premiata Forneria Marconi a Castiglione del Lago dopo cinquant’anni era un evento molto atteso. Dopo la data dello scorso 28 aprile al Teatro Lyrick di Assisi con PFM canta De Andrè Anniversary ieri sera la band milanese si è esibita alla Rocca Medievale di Castiglione del Lago, portando sul palco i propri successi, nel tour PFM live, in una serata fortemente voluta ed organizzata dall’associazione Trasimeno Prog.
Ed è stata una serata di grande impatto sonoro, con momenti di pura emozione strumentale.
A luci spente alcune note registrate dell’intro di Mondi paralleli consentono l’ingresso ai posti di manovra dei musicisti; un colpo secco ed inizia il concerto, con Di Cioccio subito protagonista.
Parte poi una serie di brani dal cassetto dei ricordi migliori (La carrozza di Hans, Il banchetto, la imprescindibile Impressioni di settembre e Dove…quando, parte seconda, che ha steso letteralmente il foltissimo pubblico presente; la grande perizia strumentale è venuta fuori al suo meglio ed è iniziata la festa sonora.
La parte centrale del concerto è dedicata all’inizio degli gli anni ‘80 del gruppo con due estratti dall’album Suonare suonare (la title track e Maestro della voce, dedicata a Demetrio Stratos), con grandi numeri di Marco Sfogli alla chitarra.
Poi ecco da Come ti va in riva alla città, Meno male che ci sei e Quartiere Otto, per un omaggio a quella parte di carriera in cui la band cercava una strada definita dopo l’esperienza del tour con Fabrizio De Andrè.
Una ballad ed un rock moderato con un bell’assolo dell’inossidabile Patrick Djivas, il fratello di ritmo di Di Cioccio.
Arriva poi il momento quasi interamente strumentale con Cyber alpha da Stati di immaginazione; poi è Djivas a spiegare la pozione magica della lunga storia della band: fare sempre cose nuove e sfide, come è avvenuto in PFM In classic (dove si è immaginata la musica classica abbinata al suono della band ma non come mera esecuzione; come aggiunta personale alla stesura originale).
Niente di meglio come esplicitazione che Romeo e Giulietta (La danza dei cavalieri), con ancora Sfogli sugli scudi.
Ci si avvia verso il finale con Mr. 9 till 5, la Violin jam + William Tell Overture e Celebration; ed in questa sezione che la band esprime tutta la sua potenza, con Alessandro Bonetti finalmente protagonista al violino, il grande supporto di Alessandro Scaglione e di Luca Zabbini alle tastiere, e la ritimca sempre in tiro dei due “giovanotti” Franz e Patrick (senza dimenticare l’ottimo Eugenio Mori alla batteria).
Sul finire di Celebration è Poseidon (il riff di Impressioni di settembre), a chiudere alla grande la serata.
Ma lo folla festante richiama i musicisti sul palco; dopo un paio di minuti eccoli che tornano per altri due brani; non può mancare il tributo a De Andrè ed allora via a Volta la carta e a Il pescatore.
Ancora grandi applausi e tutti entusiasti: il rock è vivo e Trasimeno Prog lo coltiva.
Alla prossima.
Le foto sono di Maurizio Liscio