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“Il Tevere come frontiera tra Umbria ed Etruria: il caso di Copio” al museo Amat di Montecchio

MONTECCHIO – Al museo Amat di Montecchio domenica 24 marzo alle ore 16 conferenza “Il Tevere come frontiera tra Umbria ed Etruria: il caso di Copio” con relatori gli archeologi, Vincent Jolivet, emerito direttore di ricerca del Cnrs di Parigi, e lo studioso e Luca Desibio. Al centro il significato storico e culturale del fiume Tevere, il suo ruolo come confine naturale e via commerciale vitale tra le popolazioni etrusche e umbre con particolare riferimento al sito di Copio, uno degli insediamenti di riferimento della conosciutissima necropoli del Vallone di San Lorenzo che a partire dal VI secolo a.C. divenne un importante centro commerciale situato proprio tra le due popolazioni.

La posizione geografica di Copio, crocevia per i flussi commerciali affacciati sul Tevere fino a Roma, l’Etruria interna, l’Umbria e l’area adriatica, permise di generare una grande ricchezza, la stessa che vediamo esibita nelle sepolture della necropoli oggi esposte al museo e oggetto di ricerche scientifiche tuttora in corso.

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