PERUGIA – Perugia è pronta per accogliere “Pira” la nuova mostra di Nicola Alessandrini, che verrà inaugurata sabato 2 marzo alle 18:00 all’Indigo Gallery & Cafè, in via Oberdan 51. Un’esposizione che nasce dal desiderio personale dell’artista di tradurre in immagini il tema dell’incuria, del tempo che passa, della natura che fa il suo corso, lasciando da parte l’essere umano.
Un tema che Nic ha affidato al suo alter ego, lo scrittore Peter Guscovič, autore del libro “Le Cose”, pubblicato in Italia da H20. “Mi sono finto questo scrittore”, – racconta -, “ho trovato così un escamotage in un momento particolare della mia vita per potermi esprimere e parlare del tema dell’incuria e della fine di tutte le cose”.
“Il libro non esiste. Una parte di me, con un’altra sensibilità lo ha scritto e si è molto divertita a farlo. Il tema principale è quello dell’incuria, ovvero la fiducia che si dà al mondo esterno, al tempo, ai microrganismi e al naturale corso delle loro vite. Tutto questo significa la messa da parte dell’essere umano. Mi piaceva giocare sul ribaltamento del significato: l’incuria è vista spesso con un’accezione negativa invece ho voluto vederla come uno spazio in cui l’essere umano viene messo da parte”.
Ai microfoni di Vivoumbria, Nic ha spiegato il perché del titolo della mostra:
Le opere di Nic sono disegnate con matita sanguigna e veicolano con forza il messaggio artistico e sociale che l’artista ha voluto dare: “a me interessa sottolineare che i rapporti umani sono in fondo violenza”, spiega – “mi interessa una riflessione anche sul nostro mondo dove in realtà di democratico e di ‘giusto’ c’è ben poco. Un mondo che si basa sullo sfruttamento dei territori e delle persone. La vibrazione delle opere che arriva agli spettatori non deve veicolare tranquillità ma deve smuovere qualcosa e far riflettere. La mostra è pensata proprio come una sorta di paesaggio, in cui esseri animati e inanimati osservano questa pira, un fuoco rituale che rappresenta un evento di cambiamento, un qualcosa che sta accadendo”.
“I lavori che saranno esposti sono molto differenti” , – conclude Nic – , “ma raccontano una storia fatta di suggestioni e non di azioni: con la mia arte miro a dare degli spunti di riflessione che devono far stare all’erta lo spettatore e stimolare un pensiero critico sul mondo nel quale ci troviamo a vivere”. La mostra di Nicola Alessandrini prende spunto da un libro che non è mai esistito e parte alla ricerca di un inconscio inesplorato che invece esiste in ognuno di noi: un ‘non detto’ e un ‘non visto’ che può ferire e a volte spaventare, di fronte ad un mondo fatto di rapporti di forza quasi sempre sbilanciati.