TERNI – In principio erano crepe, schizzi, scrostature nei muri. Errori del tessuto urbano a cui non si fa neanche caso, tantomeno sotto Natale con la città accecata dallo scintillio degli addobbi. Così, mentre il trenino natalizio attraversava le vie del centro, Terni ha subito anche altri attraversamenti in netto contrasto con tutto il tripudio luminoso intorno. Dal 4 al 17 dicembre, l’associazione Demetra ha realizzato in città due residenze artistiche, Spazio Zeta e Nutrimenti, in entrambi i casi il tema indagato era lo stesso: l’invisibile. Sette i ricercatori: Luigi Ciotta, Camilla Gurgone, Claudio Larena, Carlotta Rodighiero, Chaeyoung Yoon e Soryeong Yu che hanno coinvolto luoghi e persone in vari momenti nei propri lavori.
Luigi Ciotta e Pīnar Bekaroglu, i due artisti selezionati per Spazio Zeta, la residenza curata da Associazione Demetra, Centro di Palmetta in collaborazione con Indisciplinarte Terni nel contesto del progetto C.U.R.A Centro Umbro di Residenze Artistiche, hanno fatto dei difetti degli edifici del centro storico, il punto di partenza per la propria indagine artistica con Details. Details è un gioco di immaginazione, un invito a compiere un percorso per scovare piccoli tesori là, dove normalmente lo sguardo viene distolto. Così, in via del Vescovado ad esempio, si celano il Thyrus, un soldato, una mamma che attende il ritorno del figlio partito in guerra. “In una città addobbata a festa, ricca di luci e decorazioni natalizie, io e Pīnar Bekaroglu abbiamo pensato di rendere la nostra personale riflessione sulla difficoltà di celebrare il Natale alla luce di tutte le atrocità che stanno colpendo il mondo: dalle numerose guerre, alla crisi climatica “giocando” inoltre con l’aspetto più capitalistico che accompagna il Natale” scrivono in proposito.
“La presenza a Terni dell’enorme Acciaieria, e del PMAL (Polo di Mantenimento delle Armi Leggere) ha ispirato alcuni disegni così come gli “Orsi Polari”, i “soldatini di Piombo”, e i “bambini di marzapane” delle decorazioni di Piazza Europa.” Tramite il sito dedicato al progetto, è possibile scovare le immagini realizzate integrando e valorizzando i difetti urbani, principalmente in zona Duomo, e che compongono un percorso che è una narrazione: sorprendente, pop, detritica, in grado di sollevare riflessioni amare e per questo necessarie.
Ciotta, palermitano trapiantato a Torino da vent’anni, nasce come artista circense. “Di base sono un clown, e sono abituato a partire dagli sbagli. Ho sempre cercato le immagini ovunque, una capacità che durante la pandemia si è affinata. L’idea è quella di valorizzare i difetti. Un lavoro che faccio insieme alla mia compagna, Pīnar Bekaroglu, attrice e disegnatrice.”
Details prima di Terni, è già approdato in altri luoghi – Milano, Cuneo e Busca. “A Terni, con l’Associazione Demetra abbiamo fatto un lavoro molto, molto bello, è stato più facile delle volte precedenti.” In tutte le città attraversate da Details, Ciotta e Bekaroglu hanno dato ampio spazio alla partecipazione, così è stato anche a Terni, dove hanno lavorato con ragazzi provenienti da Tunisia, Bangladesh, Ucraina. “É stato molto stimolante lavorare con ragazzi che provengono da diverse parti del mondo, molti dei quali di religione islamica, e vedere come le tradizioni italiane sono vissute da persone straniere che sono in Italia da tempo ormai. Ogni volta chiediamo all’ente che ci chiama di metterci in contatto con persone del luogo e Demetra ci ha messo in contatto con dei minori non accompagnati.”
Diverse opere che compongono Details sono accompagnate dalle poesie di Valentino Gatti. “Questa è stata una novità che abbiamo sperimentato a Terni. La nostra idea era di coinvolgere gli abitanti, abbiamo lavorato con dei ragazzi stranieri e abbiamo conosciuto Valentino che è un giovanissimo poeta, che si è ispirato alle nostre opere.”
Poiché l’arte ha il potere di far uscire dalla propria zona di comfort, Details, che è “un progetto per esercitare il quotidiano stupore” può essere l’occasione per nuove e magari inedite, riflessioni. Passeggiando, ora che le feste sono finite, per educare lo sguardo.
Tutte le foto per gentile concessione degli artisti.