FERENTILLO – Finalmente la facciata della chiesa collegiata di Santa Maria Matterella tornerà al suo antico splendore grazie ad un corposo progetto finanziato dal GAL (gruppo azione locale) che prevede rifacimento della facciata, sistemazione di parte del Sacrato e una passerella transitabile anche per portatori di handicap.
Ma andiamo a scoprire l’insigne monumento. La chiesa in origine, era stata edificata attorno al XIV secolo. Fu ampliata nel 1490 con l’apertura di due navate e rispettivi portali. Nei primi anni del secolo scorso subì nuovi interventi con l’aggiunta dell’attuale vela, la chiusura di alcune bifore, del rosone e l’ apertura di finestre per recuperare luminosita’ interna, oltre alla copertura totale ad intonaco. Da alcune immagini dell’ 800, la facciata, realizzata in pietra locale, segue lo stile classico ossia a capanna.
Il portale in pietra bianca, quello centrale e’ più articolato, con lunetta recante (affresco del Merlini Madonna col Bambino e angeli), opera del maestri lombardi che li realizzarono sullo scorcio del XV secolo. I lapidici e muratori autori dei clipei e paraste delle due navate interne, i tre altari nel presbiterio, parte del pavimento e della cella della torre campanaria.
L’originale struttura trecentesca, si può notare soprattutto nella parte absidale, tutta in conci di pietra bianca e rosa tipica locale. Anche qui la struttura è stata manomessa con l’apertura di una finestra a lunetta. Ma anche il lato sud dove e’ ancora presente sulla parete originale, una lunetta con un possibile portale chiuso (forse l’ingresso principale trecentesco?). Tutta la struttura, del resto, è in pietra, compresa la quattrocentesca sovrastante torre campanaria, con cella e guglia. Quindi l’intervento, non cambierà di molto il monumento, ma sicuramente darà un nuovo riassetto e renderà all’occhio del turista e del visitatore una nuova immagine con il rifacimento dell’intonaco e la tinteggiatura. Infatti la Collegiata di Matterella nel panorama dei luoghi di culto in Valnerina è ricchissima di opere d’arte come gli affreschi rinascimentali di Jacopo Siculo del 1543, Orlando Merlini 1502/3. E scuola umbra nel presbiterio. Quello che tutti si augurano che questo intervento vada a migliorare l’ insigne monumento, cercando di tutelare le opere esterne come l’ affresco del Merlini nella lunetta di recente restaurato.