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Stasera 4 dicembre “Ariaferma” con Toni Servillo e Silvio Orlando

Per la nostra rubrica Da vedere in tv segnaliamo stasera, 4 dicembre, “Ariaferma” (2021) su Rai 5 alle or 21,15. Regia: Leonardo Di Costanzo. Durata: 1h 57m.

Protagonisti, per la prima volta insieme, Toni Servillo e Silvio Orlando. La pellicola è ambientata in un vecchio carcere ottocentesco in procinto di essere dismesso. La maggior parte dei detenuti e delle guardie è già stata trasferita, rimane un piccolo gruppo di 12 galeotti e alcuni agenti che, per colpa di un contrordine, sono costretti a restare nella struttura un po’ più a lungo: il penitenziario che dovrebbe accoglierli, infatti, non è al momento disponibile. I giorni passano, in un’atmosfera surreale, e i detenuti, capeggiati dal personaggio interpretato da Silvio Orlando, iniziano a dare sempre meno importanza alle regole formando una nuova, ma fragile, comunità.
Il film “Ariaferma” ha ricevuto 9 nomination al David di Donatello e ha vinto 2 premi per migliore attore protagonista con Silvio Orlando e migliore sceneggiatura originale a Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero, Valia Santella; e 5 nomination ai Nastri d’Argento e ha vinto 1 premio per migliore fotografia a Luca Bigazzi.
NOTE DI REGIA
Leonardo Di Costanzo: “Il carcere di Mortana nella realtà non esiste: è un luogo immaginario, costruito dopo aver visitato molte carceri. Quasi ovunque abbiamo trovato grande disponibilità a parlare, a raccontarsi; è capitato che gli incontri coinvolgessero insieme agenti, direzione e qualche detenuto. Allora era facile che si creasse uno strano clima di convivialità, facevano quasi a gara nel raccontare storie. Si rideva anche. Poi, quando il convivio finiva, tutti rientravano nei loro ruoli e gli uomini in divisa, chiavi in mano, riaccompagnavano nelle celle gli altri, i detenuti. Di fronte a questo drastico ritorno alla realtà, noi esterni avvertivamo spaesamento. E proprio questo senso di spaesamento ha guidato la realizzazione del film: Ariaferma non racconta le condizioni delle carceri italiane. È forse un film sull’assurdità del carcere”.

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