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Alla scoperta della tela al palazzo comunale di Ferentillo: la crocefissione

FERENTILLO – Solo frequentando la sala consiliare, o gli uffici situati all’ultimo piano tra cimeli e quadri appesi alle pareti che narrano la storia del paese di Ferentillo, l’occhio non può che cadere nel dipinto su tela che primeggia sulla parete di fondo, proprio antecedente l’ufficio tecnico. Si tratta del dipinto raffigurante la crocifissione di Cristo con l’Addolorata,  l’Apostolo Giovanni e la Maddalena.
Ma andiamo a conoscere da vicino, nel dettaglio l’opera che potrebbe attestarsi attorno alla metà del XVII secolo. Il Cristo crocifisso è al centro, morente proteso, con il movimento del corpo verso destra.
Alla sua sinistra, in piedi, l’apostolo  Giovanni, guarda affranto il Cristo, portandosi la mano destra al petto; indossa un tunica verde e un manto rosso.
A destra la Madre Addolorata con le braccia aperte, il viso guarda il figlio morente; la Madonna indossa una tunica paonazza avvolta da un manto blu.
Ai piedi della Croce, in ginocchio e piangente la Maddalena con i lunghi capelli, che abbraccia, con un panno la croce, poco sotto i piedi del Cristo; la peccatrice redenta, indossa una tunica violacea  e avvolta da un manto colore terra. Nel cielo plumbeo, che minaccia la tempesta, si intravede in flebile tramonto sull’ orizzonte. Le figure si snodano su una scena conosciuta se consideriamo  riferita a questo soggetto; la drammaticità della raffigurazione però viene resa viva dal movimento delle mani dei tre personaggi, dall’ espressione dei volti, differente l’uno altra. Infatti le mani accompagnano l’espressione dei volti, individuando senza ombra di dubbio l’ identità dei soggetti figurati.
Il dipinto, anche in questo caso non reca la firma dell’autore, ma la fattezza e la resa sia del colore che delle linee qui espresse si può sicuramente avvicinare ad un artista operante nel territorio della Valnerina e soprattutto nel ferentillese, di chiaro influsso Marattesco. Soggetto che si avvicina a opere come la crocifissione alla cappella del Santissimo alla collegiata di Santa Maria Matterella, o al Martirio di Santo Stefano nell’ omonima chiesa a Precetto ecc.

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