PERUGIA – L’associazione Fiab Perugia Pedala, con la nuova sede in Corso Cavour inaugurata lo scorso 16 settembre, è un’organizzazione che si impegna attivamente nella promozione della mobilità sostenibile, del cicloturismo e della tutela dell’ambiente. Fiab Perugia fa parte della Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB), rete nazionale ampiamente conosciuta che promuove l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, lavora per migliorare la sicurezza dei ciclisti e promuove la sensibilizzazione della comunità sulla sostenibilità ambientale e la mobilità a zero emissioni.
Un elenco di mission fondamentali in epoca di cambiamenti climatici e riqualificazione urbana, di cui parliamo con il presidente della sede perugina, Paolo Festi.
Cosa fa nel concreto un’associazione come la vostra?
“La FIAB è una federazione nata oltre trent’anni fa come associazione ambientalista, orientata al cicloturismo. La sede perugina è relativamente giovane: siamo molto contenti di avere un punto di riferimento per i soci e per le riunioni: le attività fervono e in questi giorni è anche iniziata la campagna di tesseramento. Le nostre attività si sviluppano seguendo due vie: una è quella della mobilità urbana, ovvero promuovere la bicicletta come mezzo di trasporto e l’altra è la promozione del cicloturismo. Collaterali ma fondamentali sono le attività che facciamo con le scuole come la formazione sulla sicurezza stradale o sulla manutenzione della bici.
Sulla mobilità urbana siamo orientati a fare sensibilizzazione ed essere presenti e propositivi durante i tavoli di progettazione con il Comune. Uno su tutti – di cui siamo molto contenti – ci ha visto collaborare con proposte e pareri a quello che ha portato alla definizione della rete ciclabile di Ponte San Giovanni che adesso dovrebbe confluire nel progetto Pinqua. Pensiamo che un buon progetto di pista ciclabile non debba prevedere per forza una separazione: la strada è un luogo che va condiviso e come tale, lavoriamo per mettere in condizioni di sicurezza tutti. Dove è necessario separare, lo si fa ma bisogna trovare il modo di far andare più lentamente le auto, seguendo il modello Città 30. Se una macchina va piano, non è necessario separare le piste. I 30 km/h sono motivati da ragioni scientifiche comprovate che attestano che a una velocità del genere sussistano molti meno rischi di causare un incidente grave”.
Partecipate anche a interventi di ‘urbanismo tattico’. Cosa sono?
“ll 16 settembre scorso, durante la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, abbiamo realizzato, insieme a Legambiente Umbria e Associazione Tangram Perugia un intervento di urbanismo tattico in Borgo XX Giugno, nell’ambito del progetto One-Stop-Shop. L’obiettivo di questo tipo di interventi è recuperare spazio e restituirlo all’uso delle persone, specialmente ai bambini. Di quell’intervento, abbiamo lasciato due “testimonianze”: una all’inizio di Borgo XX Giugno, dove è stato “liberato” un corridoio per il passaggio pedonale pensando soprattutto ai bambini che vanno a scuola nelle vicinanze, uno spazio in precedenza sempre occupato dalle auto. Stessa cosa è stata fatta all’incrocio con via Madonna di Braccio, verso i Giardini del Frontone. Questi son stati piccoli interventi, dei segnali che però hanno anche bisogno di una volontà politica per restare in vita”.
Tra le attività dell’associazione, anche appuntamenti che uniscono l’amore per la bici al piacere di una degustazione di vino: in programma questa domenica l’evento “ Bacco in Bici” organizzato da Fiab Perugia, un primo appuntamento autunnale di FIAB Perugia Pedala che snoderà il suo percorso tra Foligno e Cannara.