VALLO DI NERA – Ieri a mezzogiorno nei nostri telefonini la prova generale del sistema di allarme pubblico per la regione Umbria ci ha ricordato, una volta in più, come la nostra sia una terra fragile. Lo sappiamo bene visto ciò che ancora stiamo tentando di ricostruire. Proprio per questo oggi segnaliamo ai lettori di vivoumbria.it e soprattutto a chi ha a che fare con la gestione e il restauro dei beni mobili in situazione di emergenza, l’iniziativa dell’Associazione VirArt ODV, che ha organizzato il “III Convegno nazionale del patrimonio culturale in situazione di emergenza” 26-28 ottobre a Vallo di Nera. Il tutto con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria.
Si tratta della terza edizione, dicevamo, che a sette anni dal terremoto ha come obiettivo quello di fare il punto sulla ricostruzione individuando le principali criticità ma anche per condividere esperienze positive e buone pratiche.
Saranno discusse e prese in considerazione dunque anche esperienze, interventi e casi studio sul restauro di opere d’arte mobili. Per fare questo è stata aperta una call ad architetti, storici dell’arte, ingegneri, geologi, sociologi, archeologi, antropologi, economisti così come funzionari pubblici e liberi professionisti che abbiano lavorato, studiato, fatto ricerca o affrontato professionalmente le problematiche della ricostruzione dopo eventi sismici ma anche calamitosi in genere con particolare attenzione a quelli del 2016 in centro Italia.
La domanda di partecipazione è gratuita e può essere effettuata inviando la scheda di partecipazione firmata a segreteria@virart.org entro domenica 24 settembre 2023. Sarà sottoposta a una selezione da parte del comitato organizzativo per valutarne la centralità rispetto al tema proposto. Gli autori, i titoli e gli abstract (max 150 parole) dei contributi proposti dovranno essere indicati negli spazi dedicati nella scheda di partecipazione allegata. E’ inoltre prevista una sessione poster.
“L’eterogeneità dei territori colpiti dall’emergenza – si legge nella nota di presentazione di questa terza edizione del convegno – rende necessario che sul tavolo delle riflessioni siano portate non solo questioni legate alla sicurezza strutturale o alla conservazione storico-artistica dei grandi centri. In aree come la Valnerina o l’Appennino centrale marchigiano il terremoto non è stato altro che un fattore di accelerazione di un fenomeno già in atto da tempo: lo spopolamento. L’abbandono della montagna in favore della città comporta da una parte il mancato utilizzo di una grande quantità di costruito abitabile degli antichi insediamenti, dall’altra il depauperamento delle aree boschive e agricole. Per questo gli interventi che saranno discussi non potranno misurarsi con tematiche che non considerino anche il carattere socio-economico e idrogeologico dei territori, fornendo le esperienze delle Amministrazioni e degli Enti pubblici, degli operatori e dei tecnici addetti ai lavori con i contributi delle scienze sociali e della terra, in una visione che punti a esaurire la trasversalità del concetto di patrimonio culturale nazionale: non più un mero contenitore di oggetti di rilevanza artistica, ma concetto complesso che coniuga gli aspetti storico-culturali a quelli identitari ed economici, e impatta fortemente sulla vita di tutti i cittadini”.
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Per informazioni scrivere a info@virart.org o nicola.bruni@cultura.gov.it
VirArt ODV, Soprintendenza dell’Umbria, ministero della Cultura, Comune di Vallo di Nera .