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Alla ricerca dell’autore dell’affresco della Madonna col Bambino a Valle Rosa

SPOLETO – A Valle Rosa (Valle Bosa) nello Spoletino, in un prestigioso agriturismo ricavato da una struttura molto antica, nella vecchia colombaia c’è in una nicchia una interessante Madonna col Bambino (nella foto di copertina) la quale, per la sua iconicità, ci ha colpito per due motivi: la non chiara interpretazione della data posta in un finto cartaio e, soprattutto, l’esecutore.

Siamo in un’area dove all’epoca prima metà del XV secolo operavano molti pittori e decoratori della cerchia del maestro di Eggi, ma questa raffigurazione potrebbe essere attribuita ad un artista anche di minore importanza al soldo dei proprietari di grandi masserie e a cui veniva commissionata la decorazione di nicchie e angoli caratteristici di ville, palazzotti e, in questo caso, torri colombaie.

IL DIPINTO

Raffigura la Madonna col Bambino. Colori pastello, linee e forme delicate, ma ancora lontane dal classicismo spagnolesco; la Vergine indossa una tunica paonazza stretta in vita  mentre il manto blu la copre dalla testa ai piedi. Sorregge il Bambino con la mano destra che a sua volta pone lo sguardo verso di lei. Nell’insieme il dipinto potrebbe associarsi allo stile “umbro abruzzese”, riscontrato in vari dipinti  in questa parte del territorio, e in Valnerina, anche se per definirne la provenienza sarebbe opportuno procedere a un esame approfondito. Possiamo però leggere attraverso le linee e forme nel dipinto di Valle Rosa una certa somiglianza con alcune uguali raffigurazioni prodotte da Bartolomeo da Miranda o seguaci dello stesso, non scostandosi peraltro anche da Jacobo Zabolino.

BARTOLOMEO DA MIRANDA

E’ un personaggio  pressoché sconosciuto nel panorama dei nomi strettamente legati agli artisti dell’arte umbra a cavallo tra il XIV e XV secolo, ma conosciutissimo  da studiosi ed esperti di arte che trattano di lui e dei suoi lavori con saggi e biografie. Bartolomeo da Miranda, è figlio d’arte, e in seguito spiegheremo il perché.

Partiamo da Miranda, piccolo paese arroccato in cima alla montagna sovrastante la città di Terni. Il castello di Miranda possiede  al suo interno una bella chiesa con altari sulle pareti laterali dove si conservano tele e stucchi che vanno dal XVII al XVIII secolo. La torre è stata restaurata ed oggi accessibile per godersi il panorama della conca ternana. La porta del castello, risalente all’epoca medievale, conserva il Tyrus emblema dell’Interamna Nar. Famosa oggi per la sua stella grandiosa, dal 2011 ha una via dedicata al suo illustre figlio Bartolomeo che nasce sul finire del XIV secolo. Come attesta Filippo Todini nei suoi scritti: “è una espressione della pittura radicata entro orizzonti della particolare inflessione del gusto tardogotico che si afferma nell’ Umbria meridionale espandendosi entro la metà del secolo”.

DOMENICO DA MIRANDA

Di figlio in padre. Già perché Bartolomeo ci dà l’opportunità di parlare anche di suo padre, Domenico, originario anch’egli di Miranda che fu un pittore importantissimo del XIV secolo. Nel 1369 faceva infatti parte del gruppo di affermati pittori alla corte di papa Urbano V.  A Spoleto nel 1395 partecipò alle miniature di un Lezionario per il duomo; nel 1404 eseguì alcune opere su commissione dello stesso comune. Bartolomeo nel 1437 è a Spoleto e la sua bravura già è conosciuta ovunque. Esegue opere in affresco e tavola. Madonna della Spiga del 1449 presso la chiesa di  Santa Maria di Pietrarossa a Trevi; Madonna del Latte in trono tra Santi nella chiesa di San Pietro e Andrea di Trequanda vicino Siena; tabellone votivo con San Pietro nella chiesa di San Pietro al Pettine di Trevi. Realizza affreschi in edifici di culto nella valle Spoletana: l’Annunciazione nella chiesa dei Santi Domenico e Giacomo a Bevagna; la Madonna in Trono del 1437 Cripta San Ponziano a Spoleto; lo Sposalizio Mistico di Santa Caterina nella chiesa di San Lorenzo di Spello. Le sue opere le troviamo anche a Orvieto con un Tabernacolo a sportelli dove è stata dipinta una Madonna col Bambino tra Beati. A Bovara nella primavera del 1998 fu rinvenuto un affresco in un fondo privato della metà del ‘400 a lui attribuito. Nel 1991 è stata restaurata la tavola raffigurante la Madonna col Bambino al cenacolo San Marco di Terni. Dunque, visitare o soggiornare in questo stupendo angolo di mondo, oltre a tutte le peculiarità che abbiamo descritto, consentirà di scoprire interessanti notizie storico artistiche frutto di ricerche del proprietario Matteo Filippi.

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