SOLOMEO – E’ l’appuntamento per eccellenza del teatro in Umbria: la presentazione del cartellone del Morlacchi di Perugia dal quale poi si diramano le Stagioni degli altri teatri legati allo Stabile. E come tradizione, ormai da anni, tutto avviene a Solomeo, dove il presidente dello Stabile dell’Umbria, Brunello Cucinelli, invita chi al TSU ci lavora, i loro interlocutori diretti, ovvero attori e compagnie, le autorità che rappresentano i vari enti e la stampa.
A presentare la Stagione 2023-2024 del Morlacchi ai lettori di vivoumbria.it, si è gentilmente prestato il direttore del TSU, Nino Marino che, come ha annunciato il presidente Cucinelli, è stato rieletto per il prossimo triennio alla guida dello Stabile dal Consiglio d’amministrazione che si è svolto proprio ieri, 31 maggio.
Aggiungiamo alle parole cariche di entusiasmo di Nino Marino che il 5 giugno alle ore 18 al teatro Morlacchi ci sarà la presentazione alla città della Stagione introdotta da un video che la illustra spettacolo per spettacolo per voce dei protagonisti. E’ stato presentato a Solomeo in anteprima e davvero merita di essere visto anche perché la scelta dei fotogrammi iniziali con un’elegia-elogio alla natura e all’albero in particolare che con il suo legno concede magnetismo alle tavole del palcoscenico è davvero poetica e coinvolgente. Altra annotazione importante è la dedica a Sergio Ragni, a dieci anni dalla sua scomparsa dello Stabile: “amico prezioso del nostro teatro, docente, autore e regista, appassionato ricercatore che ha contribuito fortemente alla diffusone della cultura teatrale in Umbria”. Lo spettacolo del cartello 2023-2024 che in particolare più lo rappresenta proprio per le peculiarità di Ragni, come ha sottolineato Nino Marino, è senza dubbio “Il male sacro” con il testo di Massimo Binazzi per la regia di Antonio Latella. Da evidenziare il biglietto a un euro per gli studenti universitari grazie ad un accordo con l’Università degli studi di Perugia in particolare voluto e promosso assieme al rettore Maurizio Oliviero: il messaggio culturale è chiaro assieme a quello più meramente economico altrettanto importante. Infine detto che l’apertura è fissatata per il 18 ottobre prossimo con la prima assoluta di Re Lear produzione del TSU con il Teatro dell’Elfo con Elio De Capitani e che il Capodanno a teatro sarà “Cetra…una volta” con Stefano Fresi, si rafforza la presenza della danza che anche lo scorso anno ha creato forte seguito.
E allora, buona Stagione a tutti.
N.B.
Nota a margine come da volontà sottesa del diretto interessato ma disattesa dal direttore dello Stabile dell’Umbria che lo ha pubblicamente ringraziato: il presidente Brunello Cucinelli ha gentilmente elargito al TSU 370 mila euro, inseriti in bilancio per farla ancora più bella questa Stagione. Con un messaggio rivolto alla bellezza, da regalare a tutti, specialmente alla classe operaia che merita di vedere e godere di quell’albero che quest’anno è stato preso come simbolo dal disegno come sempre magnifico di Francois Olislaeger, di armonia. “Essere operaio significa fattivamente contribuire alla crescita del nostro Paese, non vergognarsi di esserlo: un lavoro che merita investimenti sui salari, dunque, per essere attrattivo per la sua parte e dare la giusta dignità al lavoro e al lavoratore. A noi imprenditori il compito di mettere finestre alle nostre fabbriche per poter farli vedere, questi alberi che ci circondano, e che significano armonia, bellezza, cultura”.