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L’artista di Città di Castello Moira Lena Tassi in mostra a Bologna

CITTA’ DI CASTELLO – L’artista tifernate Moira Lena Tassi in sarà con le sue opere in mostra a Bologna. Parteciperà infatti a “Come Natura crea, l’uomo conservi” che avrà luogo alla galleria La Corte di Felsina.
“Un tema più che mai adatto – chiosa l’artista – a quanto accaduto in questi giorni in Emilia Romagna”.

Dal 20 al 28 maggio la nota galleria bolognese ospiterà, dunque, la mostra collettiva d’arte contemporanea patrocinata da “Diverdeinverde“, iniziativa che darà la possibilità di esplorare il verde segreto e nascosto e che, in questa nona edizione, è abbinato all’anteprima delle iniziative volte a celebrare i Portici che dal 2021 hanno ottenuto la tutela del patrimonio Unesco. Arte e Natura si fonderanno offrendo ai visitatori l’ opportunità di ammirare non solo angoli e panorami incantevoli con grandi esemplari arborei e tante specie diverse di piante e fiori, ma anche numerose opere d’arte realizzate da più di trenta artisti selezionati, ispirate al tema della salvaguardia della natura, e tutto questo all’ interno del centro storico del capoluogo emiliano, lungo, per l’appunto, i suoi bellissimi Portici.
Anna Rita Delucca, storica dell’arte e saggista, è la curatrice della mostra che farà scoprire la città nei suoi angoli verdi nascosti, grazie all’apertura dei giardini nei palazzi storici tra il 27 ed il 28 maggio.
Moira Lena Tassi, che da tempo ha già dimostrato la sua sensibilità “green” e il suo impegno per la salvaguardia della natura, inaugurerà la mostra collettiva sabato 20 maggio alle ore 18 con una performance artistica in cui reciterà un passo del libro “Verdarianna, Federicolo e altre storie” di Valeria Celli .

Indosserà un abito “green” creato appositamente per l’ occasione che ne enfatizzerà ancora di più il messaggio ecologico: il suo intento sarà di dimostrare come l’Arte e la Natura possano fondersi in un’esperienza multisensoriale unica.
Inoltre presenterà due opere: la prima dal titolo “Salviamo la Venere” per la quale ha posato la modella Angelica Pettinari.

 

Così l’artista spiega il significato dell’opera: “Non è solo la nascita di Venere del Botticelli che mi ha ispirato, ma anche la sua rinascita, perché ogni volta che l’ uomo deturpa la Natura, la bellezza muore da una parte ma rinasce da un’ altra parte dove l’ uomo la rispetta, rappresenta anche il ciclo della vita sulla Terra, ma questo ciclo viene troppo spesso rovinato dalla mano dell’ uomo, ecco perché il cielo diventa un cretto enorme e noi dobbiamo cercare di riparare le ferite del nostro pianeta, prendendo esempio dai maestri del Kintsugi per scongiurare la devastazione totale. Se penso alle guerre, se penso alle multinazionali come la Coca-cola e Macdonald che per la loro sete di potere e denaro non solo causano enormi danni all’ ambiente ma anche l’ infelicità dell’ essere umano: abbiamo sotto i nostri occhi lo sfruttamento del lavoro anche con comportamenti antisindacali, e nei paesi sottosviluppati sono i bambini ad essere sfruttati in modo disumano. Con le loro ipocrite campagne pubblicitarie – prosegue l’artista – ci propinano modelli con il fiocco (come fossero pacchetti regalo…) da seguire di falsa felicità, arricchendosi sempre di più sulla sofferenza e sulla morte anche dei bambini, a danno soprattutto non a caso dei paesi più poveri dove i diritti fondamentali dell’essere umano vengono calpestati. E nel mondo occidentale, basti pensare agli allevamenti intensivi, all’ inquinamento, alla diffusione dei tumori, alle malattie come l’obesità per non dire altro”.

L’ altra opera dal titolo “Il pappagallo” rappresenta una Madre Natura con un pappagallo, simbolo mariano, emblema di innocenza e di purezza. Dice Moira Lena Tassi: “Ho scelto questo animale che appare in molte opere del passato nelle scene del Paradiso Terrestre o della Madonna col Bambino perché era opinione diffusa che il suo verso più comune fosse Ave, cioè il saluto dell’arcangelo Gabriele a Maria al momento dell’Annunciazione ed io invece immagino l’ Annunciazione di un mondo green, di un vero paradiso terrestre”.

La mostra sarà caratterizzata da diversi iniziative collaterali, tra cui un incontro con il professor Aldo Zechini D’Aulerio, studioso e docente in Agraria, sull’importanza delle piante nella nostra vita, domenica 21 maggio, alle ore 17,30.
Sabato 27 maggio, sempre alle 17,30, la scrittrice Chiara Vergani presenterà il suo libro “Io sono Darty” edito da Brè Editore, il cui protagonista è un gatto domestico di nome Darty raccontato in relazione all’ambiente in cui vive. L’introduzione sarà presentata dalla scrittrice Valeria Celli, che racconterà aneddoti sull’entomologo Giorgio Celli, recentemente scomparso Celli, scomparso nel 2011, grande estimatore dei gatti e autore di molti testi che narrano del mondo dei felini domestici.

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La mostra con ingresso libero resterà aperta tutti i giorni dalle ore 15,30 alle 19, fino a domenica 28 maggio.

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