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Il giorno della protesta di attrici e attori in cerca dal 1947 di una legge per lo spettacolo dal vivo

Una letterina di  Natale al vetriolo viene diffusa stamani, 21 dicembre, in luoghi simbolo del Paese. A firmarla “Facciamolaconta”, gruppo di attrici e attori che si è liberamente costituito per presentare alle istituzioni richieste di tutela che il riconoscano all’attore della centralità che gli spetta nello spettacolo dal vivo.
La protesta a Roma davanti al MISE in via Molise; a Milano davanti alla Prefettura in Largo 11 settembre 2001 e successivamente davanti alla sede del Piccolo Teatro Grassi di Milano in via Rovello 2.
Ecco la lettera aperta.
“Caro Babbo Natale,
è dal 1947 che aspettiamo una legge per il nostro Settore. Pensavamo di essere arrivati ad un primo traguardo e invece il nuovo governo sta cancellando tutto. La Legge Delega approvata dal parlamento quest’estate, anche con i voti favorevoli di una parte dell’odierna maggioranza, istituisce un’indennità di discontinuità. Finalmente è stata riconosciuta la specificità del lavoro del settore dello spettacolo. Un settore che porta ingenti somme nelle casse dello Stato e tiene viva la Cultura, la stessa cultura che ha tenuto vivi i cittadini di questo paese, soprattutto durante questi ultimi difficili anni.
Davvero nella legge di bilancio che stanzia 35 miliardi non c’è spazio per la cultura? Davvero dobbiamo sottrarre fondi all’app 18 per finanziare in maniera insufficiente la discontinuità?
Se è così Caro Babbo Natale tu non esisti, e se questo riconoscimento ci verrà scippato all’ultimo, allora non esisteremo più neanche noi.
Chiamiamo la società civile tutta a manifestare con noi, mercoledì 21 dicembre, a Milano e Roma, perché il valore dello spettacolo sia finalmente riconosciuto, anche da una legge adeguata e adeguatamente finanziata”.

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