Le parole hanno un peso. Perlomeno dovrebbero averlo. Sono, infatti, segni con i quali interpretiamo la realtà, esprimiamo stati d’animo, comprendiamo e definiamo ciò che ci circonda.
Dopo un dibattito durato anni, il 24 agosto 2022, la data merita di essere sottolineata, l’ICOM, l’International Council of Museums, principale ente che rappresenta i musei di tutto il mondo, ha approvato la nuova definizione della parola “museo” durante l’Assemblea Generale Straordinaria a Praga con una maggioranza del 92,4%.
LA NUOVA DEFINIZIONE DI MUSEO
Ecco la nuova definizione: “Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze”.
Secondo l’ICOM, questa nuova definizione è in linea con alcuni dei principali cambiamenti nel ruolo dei musei, e riconosce l’importanza dell’inclusività, della partecipazione della comunità e della sostenibilità.
LA VECCHIA DEFINIZIONE DI MUSEO
Dopo quindici anni esatti, era il 24 agosto del 2007 a Vienna, l’ICOM ha dunque modificato la definizione di museo. Per chi volesse mettere a confronto cosa intendevamo fino ieri, eccola qui: “Il museo è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società, e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ricerche sulle testimonianze materiali ed immateriali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, e le comunica e specificatamente le espone per scopi di studio, educazione e diletto”.