FERENTILLO – Le Rocche Raccontano XXVII edizione ha visto il suo primo successo già con l’ apertura del 18 agosto con la presentazione dei quadri viventi. Spettacolo che ha visto la partecipazione di oltre 400 figuranti e allietata dalla dalla banda musicale Furio Miselli. Direzione artistica affidata a Graziano Sirci.
Ora tutta l’organizzazione composta da tantissimi volontari, si concentra sui quadri viventi che si svolgeranno dal 25 al 28 di agosto tutte le sere a partire dalle ore 21.
Un itinerario che partendo dalle falesie di arrampicata libera si insinuerà per i vicoli borghi e piazzette del centro storico di Matterella e Precetto per terminare poi a largo Furio Miselli.
“La storia di questo paese della Valnerina, unico nel suo genere per bellezze paesaggistiche e monumentali e’ narrata da voce recitante che spiega al visitatore tutta la particolarità della scena che si va ad ammirare. Il tutto inizia con il quadro che racconta le origini del paese “Umbri Coloni e Tribu’ Quirina” il documento che attesta la presenza dei Quirini lo abbiamo presso l’abbazia di San Pietro scolpito nel Tesaurus dove è riportato il nome del condottiero Tizienus.
I primi abitanti come attesta lo Jacobilli furono i profughi della città di Ferento giunti nella valle a seguito di Liutprando dopo la vittoria nella tuscia. Gli Umbri è stata la popolazione che in valle Suppegna ha dato impulso notevole allo sviluppo del territorio ponendo al castello di Umbriano proprio il nome.
I quadri viventi proseguono con la scena degli eremiti siri Lazzaro e Giovanni e l’incontro con il duca Faroaldo. Seguono in successione le scene del monachesimo maschile e femminile attivissimo in Valnerina; scene raffiguranti le discordie tra i castelli e lo strapotere degli abati dell’abbazia finché Papa Bonifacio VIII per questo comportamento tolse la giurisdizione temporale e l’affido’ al Capitolo Lateranense. Il Borgo rinascimentalecon le sue botteghe artigianali fa da preludio alla scena dei nobili Cibo e Cybo Malaspina. Il quadro che vede come location il palazzo del Principe di Montholon mostra la nobile famiglia Genovese che ha governato il territorio dalla fine del XV sec, a tutto il XVIII secolo Alberico Cybo Malaspina Marchese di Massa e Signore di Carrara firmo’ gli statuti comunali a Ferentillo nel 1563. Il quadro oltre alla corte sono evidenziati Franceschetto Cibo, Lorenzo Cibo con le rispettive consorti, va ad associarsi alla scena della “inquisizione e al rogo della strega” di grande suggestione. Lungo le sponde del fiume altro suggestivo quadro è il brigantaggio e l’aggressione di un viandante. segue la Peste e il miracolo di San Sebastiano; l’occupazione francese; il mercato e la fiera al borgo di Matterella; la Trebbiatura e in fine “1909 il Tram a Ferentillo”.
“Un grande lavoro di organizzazione – afferma il presidente della Pro Loco Alessandro Barbonari – che vede per 27 edizioni mobilitati istituzioni locali, associazioni, volontari e cittadini non solo ferentillesi ma anche dei comuni limitrofi”.
“La manifestazione de Le Rocche Raccontano di Ferentillo – sostiene la sindaca Elisabetta Cascelli – torna dopo il periodo della Pandemia ancor meglio migliorata grazie ai tanti figurante e volontari e si attesta una degli eventi più seguiti e apprezzati della nostra Umbria”.