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Festival di Spoleto: domani la musica si prende tradizione, mondanità e piazza con il Concerto di chiusura

SPOLETO – E’ il giorno per certi versi più atteso nonostante la velata tristezza delle cose che finiscono. Anche se in questo caso mitigata dalla consapevolezza che la fine è, in realtà, un nuovo inizio. Da subito. Tant’è, il Concerto di chiusura del Due Mondi con quella cornice tutta sua di esclusività e mondanità attesa da scovare tra le poltronissime delle prime file, è l’appuntamento da non mancare, quello che ti resta dentro. Anche se il tuo posto è in cima alla scalinata. E questo giorno è domani. E’ domenica. Il 10 luglio 2022. Con la bellissima piazza Duomo di Spoleto che ospiterà la tradizione di cui essa stessa è parte fondante e insostituibile.

Protagonista del Concerto di chiusura della sessantacinquesima edizione sarà Antonio Pappano che dirigerà l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in un programma dedicato ai grandi compositori americani. Barbara Hannigan lo accompagnerà in questa serata come solista di Knoxville: Summer of 1915 di Samuel Barber “lavoro di particolare bellezza – si legge nella nota di presentazione del concerto – e raramente eseguito tratto dal romanzo di James Agee A Death in the Family: un bambino sdraiato nell’erba d’estate, a Knoxville nel Tennessee, guarda il cielo e lascia che i suoi pensieri rincorrano le gioie e i dolori della vita.  Le suggestioni d’oltreoceano, tema che attraversa i due mondi della programmazione 2022, trovano eco anche nella seconda parte del concerto con l’esecuzione della sinfonia americana per eccellenza, la Terza di Aaron Copland”.
Sarà, dunque, per chi ci sarà e potrà esserci, un’occasione per tornare sulle tracce iniziali, sul solco sul quale il maestro Gian Carlo Menotti ha posto le basi della sua straordinaria idea di cultura di due mondi.

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