PERUGIA – Si chiama Repubblica Nomade e fa del cammino una forma di proposta-provocazione per chi si mette in marcia e per chi incrocia i marciatori lungo il percorso. Tutto è nato nel 2011 e cuore e anima del progetto è lo scrittore, saggista e drammaturgo Antonio Moresco. Gli abbiamo chiesto se per lui è più importante mettersi in cammino o arrivare alla mèta. “Mettersi in cammino. Senza dubbio: a volte le persone sono bloccate, preda dello sconforto e del rancore. Abbiamo della chance, occorre poter pensare di fare il passo più lungo della gamba altrimenti la gamba non si allungherà mai”.
Con questo spirito Moresco e la Repubblica Nomade si apprestano ad arrivare in Umbria dopo essere partita il 9 giugno da Firenze mentre ora stanno attraversando l‘Aretino e che vedrà il percorso terminare a Recanati il 29 giugno per celebrare i duecento anni dalla creazione de l’Infinito leopardiano.
Tre le figure guida: Dante, San Francesco e Leopardi. “Tre visionari – specifica Moresco – e noi oggi ne abbiamo veramente bisogno. Albert Einstein diceva che non si può risolvere un problema all’interno delle stesse logiche che lo hanno creato”.
C’è una tappa importante per noi umbri: è quella del 22 giugno da Perugia ad Assisi “che facciamo – spiega Moresco – anche in virtù dei contatti con la Tavola della Pace proprio nell’anno in cui la marcia non è prevista”.
Ma non c’è solo questa tappa del passaggio in Umbria: il 18 l’ingresso nel Cuore Verde a Città di Castello per la Fiera delle utopie concrete e per ricordare la figura di Alexander Langer. Il 19 Umbertide, poi Casa del Diavolo per arrivare a Perugia il 21 dove nella Biblioteca San Matteo degli Armeni ci sarà l’incontro ‘Alle radici della parola: la prefigurazione’ con Antonio Moresco, Giuseppe Moscati, presidente della fondazione Centro Studi Aldo Capitini, e il giornalista Rai Andrea Chioini. Poi, come detto, ad Assisi il 23 giugno per un incontro con una delegazione dei Frati Minori nel piazzale antistante la Basilica. Conclusione del percorso umbro a Nocera, dove si parlerà di accoglienza con le associazioni del territorio.
I cammini della Repubblica Nomade
La Repubblica Nomade è un gruppo di donne e uomini di età e provenienze molto diverse: “Insieme – spiega Antonio Moresco – abbiamo attraversato boschi e pianure, abbiamo camminato su sentieri e superstrade, visitato città e paesi, per parlare con le persone, per raccontare e farci raccontare la vita. Il cammino è il nostro modo di unire e comunicare perché quello che potremmo dire con le sole parole, preferiamo dirlo anche e soprattutto con i nostri corpi in movimento, unendo cervello, cuore, viscere, realtà e sogno, sentimento e visione, combattimento e invenzione. Da otto anni a questa parte abbiamo percorso migliaia di chilometri in Italia e in Europa: nel 2011 da Milano a Napoli (Cammina Cammina); nel 2012 da cinque città italiane diverse verso L’Aquila del post-terremoto (Stella d’Italia); nel 2013 da Mantova a Strasburgo fino al cuore delle istituzioni europee (Freccia d’Europa); nel 2014 da Palermo a Gela attraverso l’isola meta d’arrivo di migranti (Il Cammino siciliano); nel 2015 da Portoscuso a Gavoi dal mare fino al cuore più profondo della Sardegna (Cammino a Cuncordu); nel 2016 da Trieste a Sarajevo (Il sogno dell’Europa); nel 2017 abbiamo camminato da Parigi a Berlino, ispirandoci al Manifesto di Ventotene, scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, per portare l’attenzione sulla necessità degli “Stati Uniti d’Europa ma di un’altra Europa”; nel 2018 ancora abbiamo rivolto la nostra attenzione all’Europa portando i nostri passi verso e attraverso la Grecia con il cammino Il Mito dell’Europa”.
Chi vuole, si può mettere in cammino anche per un solo giorno: www.repubblicanomade.org ; sul sito si possono anche trovare i dettagli delle tappe:
http://www.repubblicanomade.org/il-cuore-dell-italia/calendario-e-tappe/