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MaMo, “Queen Pass” e la mostra è servita: dal 15 giugno al 30 luglio alla Stranieri

PERUGIAMassimiliano MaMo Donnari ha iniziato a farsi conoscere ai più con  “Il generale della musica”, (patron Carlo Pagnotta graduato con il sigaro?!) manifesto di Umbria Jazz 2019 che certo non ha lasciato indifferenti.

Personalmente, quel generale, lo assimilo più al ricordo dello sfondo del piacevolissimo video “Gente nervosa” che un grande artista prog, “Vox Impossible” Bernardo Lanzetti, ha registrato proprio all’Hangar MaMo, sorta di sancta sanctorum dove, fatalmente, inevitabilmente, il fondatore di Acqua Fragile ha trovato il set ideale per quel brano.

Anche per questa propensione a far utilizzare, manipolare, appropriare le sue stesse opere a chi come lui vede e legge determinate cose della vita,  MaMo è, a nostro avviso, un irriverente, irridente, giocoso  “prestigiatore” del contemporaneo, dai temi che tratta alle materie che utilizza per farlo. E, piaccia o no, incuriosisce, intriga, provoca.

Così, è scontato, fa notizia ogni sua mostra perché è una occasione per osservare, certo, ma anche per “cicalare” su come ha travestito questo o quel personaggio, del contesto in cui lo ha inserito, dei particolari di un ipertesto figurativo da scovare nel quadro. O fuori da esso. Come nel caso del griffato spruzzatore gigante verde-oro in via Mazzini, a Perugia, rimosso per presunta offesa al pubblico decoro urbano.

Tant’è, MaMo espone dal 15 giugno al 30 luglio all’Università per Stranieri di Perugia, Sala Goldoniana. Il titolo della mostra, anche questo un gioco, stavolta di parole di derivazione covidiana, è “Queen Pass”, con la Regina Elisabetta II che, evidente preludio a corredo dell’esposizione, se la ride. Come a MaMo, a noi pare di poter dire, piace evidentemente fare nella vita.

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