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Circolo Tennis Spoleto 1971, effettuato il 75% dei lavori di riqualificazione del luogo

SPOLETO – Il Circolo Tennis Spoleto 1971 è ancora alle prese con i lavori di riqualificazione. Un’operazione da circa 2 milioni di euro, resa possibile grazie ad un project financing presentato nel 2017 dall’A.T.I. composto dal Tennis Club 2 Valli e dal Consorzio Stabile Co.S.I.S. che, ad oggi, ha permesso la realizzazione di tre campi da tennis (due in terra battuta e uno in sintetico che verrà ultimato entro la fine del mese), tre di padel, una palestra ad uso pubblico, l’area bar ed i locali adibiti a spogliatoio.

L’ultimazione del progetto, rispetto al quale il Co.S.I.S. aveva presentato una variante per la realizzazione dei campi di padel inaugurati lo scorso 28 maggio, è prevista entro l’estate 2023.

Abbiamo effettuato il 75% degli interventi previsti, riqualificando innanzitutto l’area ridosso di viale Giacomo Matteotti – ha spiegato il presidente presidente del Consorzio Stabile Co.S.I.S. Fabio Zaffini – I prossimi step riguarderanno la zona piscina e la zona ristorante. Nonostante l’aumento dei costi e le difficoltà generali nel reperimento di alcuni materiali, stiamo riuscendo a garantire gli interventi alle condizioni stabilite all’inizio facendo affidamento unicamente sulle nostre capacità finanziarie”.

Il Circolo Tennis Spoleto 1971, di proprietà comunale e in gestione trentennale dal 2019 all’A.T.I. che ha presentato il project financing, sta tornando ad essere punto di riferimento per gli sportivi della città e non solo. Ad oggi sono infatti 250 i soci della palestra, 150 quelli della scuola tennis, con l’unica squadra di Spoleto iscritta ad un campionato nazionale (nello specifico di serie B) e circa 150 i praticanti del padel a soli dieci giorni dall’apertura.

“Si tratta di un vero e proprio percorso di riqualificazione che sta interessando un’area nevralgica del centro storico dedicata all’attività sportiva – sono state le parole del vicesindaco Stefano Lisci – è un progetto molto valido avviato dalle amministrazioni precedenti a cui stiamo dando tutto il supporto possibile perché, trattandosi di una struttura di proprietà del Comune, desideriamo vederla nuovamente vissuta a pieno”.

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