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Al soprano Eleonora Buratto il premio delle critica musicale “Franco Abbiati”

SPOLETO –  Lo scorso 5 maggio il soprano Eleonora Buratto ha ottenuto, in qualità di miglior cantante, il prestigioso premio della critica musicale italiana e internazionale “Franco Abbiati” giunto quest’anno alla sua 41° edizione.

Eleonora Buratto, che ottiene il premio quale migliore cantante lirica entra di prepotenza a far parte dei soprani lirici più acclamati al mondo.  E fu proprio il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto a scoprirla e a tenerla a battesimo nel 2007, quando giovanissima si presentò a Spoleto al Concorso Comunità Europea per Cantanti Lirici e vi trionfò (vinse insieme ai colleghi Francesca De Giorgi, Lucia Knotekova e Simone Piazzola). A giudicarla quell’anno una giuria composta da nomi quali Raina Kabaivanska, Giorgio Vidusso, Luis Alva, Michelangelo Zurletti, Carlo Donadio e Sergey Evtushenko e dalla carismatica presenza di Eva Marton in qualità di presidente. “Eleonora porta sempre con sé il bellissimo ricordo della vittoria allo Sperimentale” – ci scrive oggi la sua addetta stampa – “soprattutto il privilegio di essere ascoltata e premiata dalla signora Marton”. Prosegue annunciando all’Istituzione spoletina il desiderio di tornare presto a Spoleto, laddove tutto è iniziato, per un saluto affettuoso allo Sperimentale e alla sua Direzione, e per incontrare i giovani ragazzi che quest’anno debutteranno.

E proprio in quell’anno, il 17 agosto, la Buratto fece il suo debutto sul palco del Teatro Nuovo di Spoleto, nel ruolo di Musetta de La bohème di Giacomo Puccini, con la direzione di Carlo Palleschi, dimostrando subito le sue grandi qualità canore e recitative.

Meno di un mese dopo, al Teatro Caio Melisso di Spoleto, partecipa al Concerto per i quarant’anni di carriera di Leo Nucci, che proprio allo Sperimentale debuttò nel lontano 1967, nei panni del suo primo Figaro, esibendosi al fianco del celeberrimo baritono.

Dai teatri di Spoleto, la carriera di Eleonora Buratto decolla e in breve calcherà tutti i più famosi palcoscenici del mondo.

Nel 2009 canta come Creusa in Demofoonte, diretta da Riccardo Muti al Festival di Salisburgo, Opèra Garnier e Ravenna Festival. Negli anni successivi è diretta dal Maestro Riccardo Muti nel ruolo di Susanna nell’opera I Due Figaro di Mercadante, Norina in Don Pasquale, Amelia in Simon Boccanegra, Alice in Falstaff e Contessa d’Almaviva nelle Nozze di Figaro, e altri ruoli ancora con i quali ha riscosso sempre un grande successo.

Agli inizi del 2015 è stata Corinna alla Dutch National Opera di Amsterdam ne Il Viaggio a Reims, regia di Damiano Michieletto e direzione di Stefano Montanari, da allora la sua carriera internazionale si è ulteriormente sviluppata. Nello stesso anno ha cantato per la prima volta i ruoli di Liù e della Contessa d’Almaviva e ha inaugurato la stagione del Teatro San Carlo di Napoli cantando come Micaela nella Carmen diretta da Zubin Mehta.

Proprio in queste settimane sta riscuotendo un clamoroso successo al MET di New York nei panni di Cio-Cio San in una Butterfly con la regia dell’inglese Anthony Minghella. La sua interpretazione della protagonista viene definita dalla critica “ingenua e piena di sentimento, ma anche di sicurezza e dignità”.

Il premio Franco Abbiati della critica musicale italiana è stato istituito nel 1980 col patrocinio dell’amministrazione comunale di Bergamo per volontà di Filippo Siebaneck. Intitolato al bergamasco Franco Abbiati titolare per quarant’anni della rubrica musicale del Corriere della Sera, è un riconoscimento attribuito ai protagonisti della vita artistica italiana conferito dall’Associazione nazionale critici musicali, non prevede attribuzioni in denaro e ha cadenza annuale. Accanto alle segnalazioni di merito assoluto – migliore spettacolo, migliori artisti della stagione (in tutti gli ambiti) – il premio Franco Abbiati ha contribuito alla segnalazione di giovani talenti e di iniziative artistiche o didattiche di particolare significato nazionale.

Dal 2007 gode del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e dal 2008 dell’alto patronato del Presidente della Repubblica.

Dalla sua istituzione ad oggi, numerosi altri artisti nati, cresciuti o affiliati allo Sperimentale di Spoleto si sono visti assegnare l’ambito premio:

– nel 1981 Giorgio Vidusso come miglior organizzatore e Renato Bruson come miglior cantante;

– nel 1984 Mariella Devia come miglior cantante;

– nel 1990 Giuseppe Sabbatini come miglior cantante;

– nel 1997 Sonia Ganassi come miglior cantante;

– nel 2000 Daniela Barcellona come miglior cantante;

– nel 2005 Micaela Carosi e Nicola Ulivieri come migliori cantanti;

– nel 2013 Maria Agresta come miglior cantante;

– nel 2014 Simone Piazzola come miglior cantante.

Inoltre, il compositore Adriano Guarnieri, attuale Presidente Onorario del Lirico Sperimentale, ha ottenuto il premio sia nel 1986 sia nel 2002, rispettivamente per le opere Trionfo della notte e Medea.

E nel 1994 fu proprio l’Istituzione teatrale Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” ad essere insignito del prestigioso premio Abbiati per le attività del Concorso Orpheus, e successivamente nel 2001 per l’opera Carmen prodotta dal Teatro Lirico Sperimentale (regia di Denis Krief), oltre al Premio CULTURA DI GESTIONE per le politiche di gestione, valorizzazione e promozione dei beni e delle attività culturali
(promosso da FEDERCULTURE in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Conferenza delle Regioni, ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani,UPI-Unione Province Italiane, Legautonomie, Legambiente, CTS-Centro Turistico Studentesco e Giovanile, Comune di Torino e GAI-Giovani Artisti Italiani), conferito all’Istituzione nel 2009 con la seguente motivazione: “L’attività svolta dal Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto ha il merito di saper valorizzare i nostri giovani talenti nel campo dell’Opera Lirica, offrendo loro la concreta possibilità di perfezionarsi nello studio e debuttare in Teatro. Caratteristica innovativa del progetto del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” è soprattutto la ricerca e la “creazione” di nuovi bacini internazionali di utenza, al fine di creare un “circolo virtuoso” di diffusione del patrimonio culturale italiano in una delle sue massime espressioni, l’Opera Lirica, universalmente riconosciute, apprezzate e ricercate, offrendo prodotti culturali di elevato valore qualitativo e professionale”.

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