Cerca
Close this search box.

“Capitano del popolo”, al Museo Faina il prossimo appuntamento di Unitre Orvieto

ORVIETO – Prosegue il ciclo “Tesori dell’Urbe”  di Unitre di Orvieto per scoprire e riscoprire le bellezze custodite dalla Rupe.

Sabato 7 maggio è previsto un nuovo appuntamento ancora al Museo Claudio Faina: il percorso storico, artistico e fotografico “Il Capitano del Popolo”, allestito dall’Associazione “Lea Pacini”. Due i turni previsti: ore 10,30 e ore 11,30; il biglietto d’ingresso costa 4 euro. Sarà necessario prenotarsi telefonicamente al 3387323884 (Riccardo Cambri). La visita sarà curata dal presidente dell’Associazione “Pacini”, Silverio Tafuro, e da altri membri del comitato direttivo.

LA STORIA

L’armatura, lavorata a sbalzo da Marcello Conticelli, come l’elmo in rame con cimiero in piume di struzzo. E poi la spada, elsa dorata con smalti e lo stemma dei Monaldeschi, il cinturone in pelle rossa con sovrapposizioni in cuoio, realizzato a mano dal calzolaio Franco Menichini, così come gli stivali con gli speroni e la fibbia che raffigura la testa di Medusa. Aquile bizantine sul lampasso rosso in seta del mantello, leoni e pavoni su fondo marrone quello della veste con giaco. Tutte opere che si possono osservare lungo il percorso espositivo della mostra.

Facile capire perché il costume del Capitano del Popolo che, dal 1951, sfila per le vie di Orvieto nella solennità del Corpus Domini, frutto di modifiche e rielaborazioni che si sono susseguite nel corso degli anni, sia una delle figure più rappresentative ed amate.

In oltre settanta edizioni ha visto alternarsi come figuranti solo cinque interpreti: Eraldo Cortoni, che ha ricoperto a lungo il ruolo indossando costumi di foggia diversa, Mario Torroni, che ha alternato due mantelli della Fondazione Lisio, e poi Giancarlo Giacomini, Corrado Cortoni e Federico Cortoni, che tuttora indossa il costume con grande orgoglio e presenza.

Partendo da un’idea, relativamente semplice, della signora Lea Pacini, creatrice del Corteo Storico, si è giunti alla confezione di un’uniforme importante e preziosa, ricca di particolari pregiati. La necessità di sostituire una parte del costume che mostrava segni evidenti del tempo offre, allora, l’opportunità di celebrare la figura dell’antico comandante dell’esercito al quale tuttora è intitolato l’imponente edificio civile che sorge in pieno centro storico.

Nasce così “Il Capitano del Popolo”, il percorso storico, artistico e fotografico interamente dedicato a questa carica istituita nel lontano 1250.

 

 

Articoli correlati

Commenti