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Mostra fotografica al MANU di Kathiuscia Covarelli: “Chernobyl-Pripyat, quando la storia non insegna”

PERUGIA – Sabato 23 aprile, alle ore 16.30, al Museo archeologico nazionale dell’Umbria sarà inaugurata la mostra “Chernobyl – Pripyat: quando la storia non insegna”. Curata da Kathiuscia Covarelli, nasce da una collaborazione tra Università degli Studi di Perugia e Direzione Regionale Musei Umbria – Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria e Associazione Borgo Bello e potrà essere visitata fino a lunedì 20 giugno. 

“Si tratta – si legge nella nota stampa di presentazione – di un reportage fotografico che riassume in cinquanta scatti l’emozione provata percorrendo quello che nell’immaginario può sembrare una scatola del tempo, un angolo di mondo fermo al 1986, anno in cui il 26 aprile ci fu il terribile incidente nella centrale nucleare. Nel periodo dell’esposizione si svolgeranno approfondimenti scientifici sui temi sollevati dall’autrice. L’inaugurazione costituirà l’occasione per una riflessione sulla dinamica dell’incidente del 1986 per arrivare fino al nucleare oggi. Successivamente, in un incontro con le scuole, sarà preso in considerazione il ruolo delle piante nei processi di fitodepurazione, anche da composti radioattivi. Infine, si farà un approfondimento dell’urbanistica sovietica della metà degli anni ’80, di cui Pripyat, città a due km da Chernobyl abbandonata in seguito al disastro, costituisce un esempio cristallizzato nel tempo”. 

All’inaugurazione parteciperanno, tra gli altri, Maria Angela Turchetti, direttrice del MANU, David Grohmann, direttore del Cams-UniPg, Centro di Ateneo per i musei scientifici dell’Università degli Studi di Perugia, Luana Cenciaioli, presidente Associazione Borgo Bello. Interverranno Paolo Conti, docente del corso di laurea in Ingegneria nucleare dell’Università di Perugia, che parlerà su “Anatomia di un incidente: la lezione di Chernobyl”, e Kathiuscia Covarelli.

 

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