PERUGIA – Mantenere il fascino intimo di una casa museo e allo stesso tempo renderne opportunamente visibili le peculiarità con la giusta e adeguata illuminazione. Di questo si parlerà il 20 aprile alle ore 17,30 nei mercoledì della Fondazione Marini Clarelli Santi a Perugia.
A trattare l’argomento sarà l’architetto Ruggero Donati: illustrerà la filosofia con la quale ha impostato il suo progetto di illuminazione del palazzo degli Oddi Marini Clarelli. L’idea portante, come spiega Donati, è proprio quella di voler “mantenere il fascino della casa museo riducendo al minimo l’impatto dei corpi illuminanti, attenuando le luci dei corpi centrali, lavorando sulle pareti e sulle opere anche con luci di accento che vivacizzino senza però trasformarsi in un museo che nasce e vuole mantenere il carattere di una residenza privata”.
Una filosofia – si legge nella nota stampa di presentazione dell’incontro – che mostra molte affinità con quanto scriveva Giacomo Leopardi sugli effetti della luce “…Da quella parte della mia teoria del piacere dove si mostra come degli oggetti veduti per metà, o con certi impedimenti ecc. Ci destino idee indefinite…un luogo solo in parte illuminato da essa luce; il riflesso di questa luce, ei suoi vari effetti materiali che ne derivano; il penetrare di detta luce in luoghi dov’ella divenga incerta o impedita…” (Leopardi, Zibaldone [1817-1832]).
A presentare l’incontro sarà Luciano Arcangeli, storico dell’arte, già direttore del Bollettino d’arte (ministero della Cultura), membro del Comitato scientifico della Fondazione Marini Clarelli Santi.
CHI E’ RUGGERO DONATI
Architetto di illuminotecnica. Fra i principali lavori: progetto e realizzazione dell’illuminazione dell’area esterna del Tempio di Sant’Angelo a Perugia, progetto di illuminazione del centro nuovo d’arte contemporanea a Foligno, progetto di illuminazione della Basilica di S. Paolo fuori le mura a Roma.
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Incontro sulla piattaforma ZOOM
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