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IJF#22 si chiude con due “guerriere”: Cecilia Strada e Francesca Mannocchi

PERUGIA – Domani, 10 aprile, ultima giornata del Festival Internazionale del Giornalismo che affida la chiusura della XVI edizione a Cecilia Strada (nella foto di copertina) attivista impegnata con la missione ResQ – la nave che salva vite umane, e   Francesca Mannocchi, pluripremiata giornalista autrice di importanti inchieste sul traffico di esseri umani. L’incontro ‘Cammina, guerriera, cammina’ è fissato alle ore 21 nella Sala dei Notari e sarà moderato da Arianna Ciccone cofondatrice del Festival Internazionale del Giornalismo

Il titolo dell’incontro prende spunto da un verso della canzone di Caparezza – El Sendero | feat. Mishel Domenssain

“Cecilia Strada e Francesca Mannocchi – si legge nella nota stampa del Festival – sono due donne che hanno messo la propria vita al servizio dei più bisognosi, per salvarli o per raccontare quel mondo che li schiaccia sotto gli orrori della guerra. Due guerriere che hanno deciso di percorrere un cammino attraverso il dolore e l’abisso della disperazione per portare luce e salvezza là dove altrimenti sarebbe impensabile immaginarla”.

“Conoscere da vicino la loro storia – scrive sui social Arianna Ciccone – significa anche capire che “chi ha paura, perde tempo” e che – come diceva Teresa Sarti, co-fondatrice con Gino Strada e prima presidente di Emergency “se ciascuno di noi facesse il suo pezzettino, ci troveremmo in un mondo più bello senza neanche accorgercene”.

Tra i primi appuntamenti che aprono l’ultima giornata dell’IJF22, alle ore 10.30 presso la Sala dei Notari, spazio ai lavoratori del Collettivo di Fabbrica GKN.

Al grido di ‘Insorgiamo e Convergiamo’, gli ex operai dello stabilimento fiorentino di Campi Bisenzio hanno superato i confini della lotta operaia e sono diventati un inedito esperimento di resistenza diffusa che rivendica non solo i diritti dei lavoratori ma di tutta la collettività.

‘’Non c’è fabbrica salva in un paese che non lo è’’ scandiscono nelle piazze i membri del Collettivo GKN che, oltre alle garanzie sul futuro dell’azienda che li ha messi in cassa integrazione e allo sviluppo di nuovi modelli industriali sostenibili, ampliano lo sguardo alle politiche ambientali e alle ingiustizie sociali. Intervengono Mohamed Arafat (sindacalista), Marco Bazzoni (attivista), Francesca Coin (Università di Lancaster), Tiziana De Biasio (Collettivo di Fabbrica-Lavoratori GKN Firenze) e Maria Iftimoaiea (sindacalista). Modera Massimo Alberti (Radio Popolare).

La guerra in Ucraina sta ridefinendo il ruolo dell’Unione Europea e i confini della solidarietà nelle frontiere dell’Europa centrale.

Questi due temi sono al centro dei panel ‘Afghanistan, Ucraina: come cambierà il ruolo della UE nel mondo’ alle ore 15 alla Sala dei Notari con Manuela Conte (capo ufficio stampa Commissione Europea in Italia), Tiziana Ferrario (TG1), Antonio Parenti (direttore Rappresentanza della Commissione Europea in Italia) e Stefano Pontecorvo (già alto rappresentante civile della NATO in Afghanistan). A cura della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia.

Mentre alle ore 17 all’Auditorium San Francesco al Prato l’accoglienza e gli aiuti ai profughi in Europa sono il focus dell’atteso incontro con l’eurodeputato Pietro Bartolo, il giornalista di Avvenire Nello Scavo, Alice Zago della Corte Penale Internazionale dell’Aja e l’attrice e attivista di origine polacca Kasia Smutniak.

L’emergenza pandemica ha portato alla ribalta il concetto di “infodemia“. L’eccesso di informazione spesso non verificate che rende impossibile formarsi un’opinione precisa su tanti argomenti. Più della disinformazione dolosa, a contribuire all’infodemia è stato molto spesso il mondo della scienza e della divulgazione. Quale lezione possiamo imparare, sul piano della comunicazione scientifica, dagli ultimi due anni? Se ne parla alle ore 18.30 all’Auditorium San Francesco con Nino Cartabellotta, presidente Fondazione GIMBE, Barbara Gallavotti giornalista e divulgatrice scientifica, Beatrice Mautino giornalista e scrittrice, Elisabetta Tola (conduttrice Radio3 Scienza) e Roberta Villa giornalista scientifica.

Il giornalismo d’inchiesta contemporaneo corre su due binari: il whistleblowing e l’indagine undercover. Ma qual è la differenza tra un insider e un agente provocatore? È lecito fingersi qualcun altro per raccogliere informazioni? È possibile registrare di nascosto delle conversazioni? E fin dove ci si può spingere? Se ne parla alle ore 12 presso la Sala dei Notari con Fabrizio Gatti, tra i più importante giornalisti italiani d’inchiesta sotto copertura, assieme a James Kleinfeld un giornalista investigativo del team d’inchieste di Al Jazeera, che nel 2016 ha trascorso 5 mesi sotto copertura come attivista pro-Israele per la serie Lobby Usa. Sul palco con loro anche il team investigativo Backstair di Fanpage.it, Sacha Biazzo e Salvatore Garzillo che con le loro inchieste hanno fatto tremare la politica e le organizzazioni criminali di tutto il mondo, e la pluripremiata Laura Silvia Battaglia al-Jalal regista, documentarista e reporter in aree di crisi, specializzata in Medio Oriente, con particolare focus su Iraq e Yemen.

Sempre alle ore 12 ma nella sala del Dottorato sguardo sull’ambiente nell’intervento Difendere il Pianeta, una scelta non negoziabile. Il lascito di David Sassoli. Intervengono: Padre Enzo Fortunato, francescano e giornalista Simona Bonafè, parlamentare europea, Alex Bellini, esploratore Klaus-Tudor Laurini, creator. Modera: Francesca Santolini, giornalista ambientale. A cura del Parlamento europeo.

Alle ore 15.30 all’Auditorium San Francesco al Prato si racconta La Verità sul caso Davide Rossi, capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, morto misteriosamente il 6 marzo 2013 nel pieno della tempesta giudiziaria che ha coinvolto Mps. A ricostruire i fatti su cosa è accaduto prima, durante e dopo la morte del manager Mps sul palco del Festival Internazionale dl Giornalismo, Antonella Tognazzi, moglie di David Rossi, al Festival Internazionale del Giornalismo ci sono Amalia De Simone, videoreporter d’inchiesta Rai 3, e Davide Vecchi direttore Il Tempo e testate Gruppo Corriere.

Alle ore 17 presso la Sala dei Notari si affronta il tema del femminismo come lotta contro il sessismo, contro le sue forme culturali e il suo modo di permeare le relazioni, i rapporti di potere attraverso le direttrici di genere, classe e razza. In questo incontro saranno esposte da diverse prospettive e percorsi perché questa emancipazione ci riguarda e può renderci più liberi e consapevoli. Con Giulia Blasi scrittrice e formatrice, Lorenzo Gasparrini filosofo e formatore, Vera Gheno sociolinguista, Laetitia Ingrid Leunkeu Madjougan socia fondatrice collettivo Art3, Priscilla, drag queen e attivista.

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