FERENTILLO – Ecco la formella in ceramica del XVII secolo scomparsa alcuni anni fa dalla facciata della chiesa di San Vincenzo martire alla frazione di Gabbio.
La foto, in bianco e nero, รจ tratta dallo schedario della Soprintendenza in bianco e nero. In origine la formella aveva dei colori pastello delicatissimi e lo stemma pontificio inquartato in uno scudo decorato con volute e racemi, a capo, al centro la scritta S. S. LATARA – NENSE, una testa di cherubino. La formella artisticamente realizzata da una mano sapiente, rappresenta il passaggio di tutte le chiese del territorio al capitolo lateranense. In alcuni edifici di culto lo stemma del capitolo รจ stato scolpito sia su apposito stemma in pietra sia dipinto in affresco dentro o fuori gli edifici. A Santa Maria di Matterella esempio รจ dipinto in affresco in grande dimensione sopra la porta di accesso alla sacrestia; alla chiesa di San Michele Arcangelo di Nicciano scolpito sulla facciata; a Santo Stefano a Precetto sullo stipite del portale di accesso con lo stemma del principe Lorenzo Cybo; alla chiesa di San Giovanni Evangelista a Castellonalto stemma scolpito in facciata; Chiesa di San Michele Arcangelo Colleolivo stemma scolpito in facciata. Ecco in sintesi i simboli del Capitolo Lateranense presenti nel territorio ecclesiastico dopo le varie soppressioni e vicende giร emerse fin da Papa Bonifacio VIII in riferimento alla abbazia di San Pietro in Valle. Nel caso di Gabbio, la formella come detto troneggiava sulla facciata a capanna della chiesa del piccolo abitato. Completava tutta l’armonia architettonica data dal bel portale in pietra con architrave sorretto da mensole. Sull’architrave la data 1512. La formella decorata con i suoi tenui colori, si coniugava con l’ambiente circostante dato dalla vegetazione rigogliosa con piante della rossa melaggine e gli immancabili giaggioli bianchi e viola, le classiche viole selvatiche profumatissime tra i fichi d’India.
Oggi la piccola chiesa รจ stata recuperata, e alcune volte l’anno vengono celebrate le cerimonie religiose. E da ricordare che al suo interno sono conservati alcuni pregevoli affreschi che decorano gli altari laterali, come alcune madonne col Bambino, i Santiย Sebastiano, Rocco e Antonio da Padova; nel presbiterio Annunciazione di Mariaย a Arcangelo Gabriele Annunziante; San Michele arcangelo che pesa le anime; nel catino absidale Incoronazione della Vergine tra angeli osannanti e otto Santi.
Insomma, la formella scomparsa dopo il furto potrebbe essere riprodottaย e collocata al suo posto originario.ย ย