GUBBIO – Sono 13.325 le presenze registrate dalla mostra “Ottaviano Nelli e il 400 a Gubbio. Oro e colore dell’Appennino”, che ha chiuso i battenti lo scorso 9 gennaio. Dislocata nelle due sedi di Palazzo dei Consoli e Palazzo Ducale (9.039 le persone che hanno visitato la mostra a Palazzo dei Consoli, 4.217 a Palazzo Ducale), la mostra ha ottenuto numeri davvero importanti, soprattutto in considerazione del periodo nel quale è stata allestita. Non solo: il catalogo, secondo il sito ibs.it, è attualmente tra i primi 40 libri d’arte più venduti su tutto il territorio nazionale. Numerosissime anche le visite ai cicli di affreschi presenti nelle chiese e palazzi di Gubbio: nel periodo della mostra l’itinerario Sant’Agostino – Santa Maria Nuova – San Domenico – San Francesco è stato meta di circa 200 ragazze e ragazzi delle scuole del nostro territorio.
Tanti i riconoscimenti che sono arrivati, in questi mesi, da tutte le parti del mondo: solo per citare l’ultimo, nel numero di gennaio 2022 del mensile britannico “The Burlington Magazine”, una delle più autorevoli riviste di storia dell’arte al mondo, il direttore emerito del Metropolitan Museum of Art di New York, Keith Christiansen, ha pubblicato un’importante recensione alla mostra di Ottaviano Nelli a Gubbio e di Allegretto Nuzi a Fabriano. Quest’ultimo prezioso contributo si aggiunge ad altre autorevolissime voci, come quelle di Sonia Chiodo (Università di Firenze) e di Daniela Parenti (Galleria degli Uffizi) per il quotidiano “Il Sole24h” o quella di Antonio Pinelli (già Università di Pisa e di Firenze) per “La Repubblica”, che hanno commentato le mostre e il progetto eugubino-fabrianese “Oro e colore nel cuore dell’Appennino”.
“Un successo davvero importante – sottolinea l’assessore alla Cultura Giovanna Uccellani – che ci riempie di orgoglio e soddisfazione. I numeri registrati dalla mostra e il grande successo anche da parte della critica, soprattutto grazie allo spessore e all’ottimo lavoro dei curatori Andrea De Marchi e Maria Rita Silvestrelli, premiano il coraggio che ha avuto l’amministrazione nel credere in questo progetto malgrado il momento difficile legato all’emergenza pandemica. Voglio ringraziare davvero i curatori per il loro lavoro attento e puntuale, gli uffici che hanno lavorato al progetto, il Comune di Fabriano, Renato Maria Rogari che con il suo docufilm è riuscito davvero ad emozionarci e tutti coloro che hanno creduto con noi in questa scommessa così sfidante, che oggi mi sento di dire abbiamo vinto. A visitare la mostra sono state scolaresche da tutta Italia, segno che siamo riusciti anche nell’intento di rendere le opere del pittore tardo gotico eugubino fruibili e leggibili da tutti, inclusi i più piccoli”.