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“70 x 100”: cento dischi per riscoprire il 1970 nel libro di Paolo Carnelli

Il 1970 è stato un anno molto importante su diversi fronti; con esso si inaugurava la decade che ha visto probabilmente anche la migliore produzione musicale, con il fiorire o l’affermarsi di artisti e generi; dai cantautori al pop, al prog, che prima si chiamava rock romantico, al country, all’hard rock, per elencarne alcuni. Per questo oggi vi parlo di un libro particolare, “70 x 100”, di Paolo Carnelli (nella foto di copertina), che prende in esame 100 33 giri usciti durante il 1970.

Carnelli si è laureato con lode in Lettere con indirizzo Storia del Teatro e dal 2015 è il Coordinatore Editoriale della rivista Prog Italia. Fondatore e direttore del progetto editoriale Open Magazine – openmagazine.info – realtà che dal 2013 si occupa della diffusione e divulgazione della cultura musicale.  E’ collaboratore dagli anni novanta della rivista musicale Wonderous Stories, di cui dal 2001 al 2012 è stato direttore e coordinatore editoriale.  Ha all’attivo anche collaborazioni con le riviste Suono, Metal Shock, Colossus (Finlandia), Contrappunti, Dusk, MusikBox e Raro.

Ha pubblicato nel 2003, assieme a Donato Zoppo e Riccardo Storti il volume “Racconti a 33 giri – 50 album per scoprire il rock progressivo italiano degli anni ‘70 ”.  Nel 2005 e 2013 ha collaborato alla realizzazione di due volumi dedicati alla traduzione in italiano dei testi delle canzoni dei Van der Graaf Generator e di Peter Hammill mentre nel 2013 ha pubblicato con Arcana l’apprezzatissimo volume “Van der Graaf Generator – La biografia italiana”. Ha inoltre pubblicato nel 2014 la monografia “Van der Graaf Generator – PAWN HEARTS: Storia Immagini Parole Musica” dedicato al capolavoro del gruppo britannico, che nel 2020 è stato editato anche in lingua inglese.

Parliamo quindi come vedete di un assoluto esperto del settore, che con il suo volume, uscito nel mese di settembre, ha inaugurato la collana Musiche & Miti, dedicata alla musica ed ai suoi protagonisti. Particolare è senz’altro la scelta di presentare i dischi in ordine cronologico di uscita, suddividendoli per mese, così come quella di esaminarli in maniera assolutamente trasversale, non precludendo generi a priori; più numerosi sono quelli esteri, e ci può stare. Per ogni disco esaminato viene indicata una traccia esplicativa.

Il volume si avvale dell’introduzione di Chris Spedding, sessionman di lusso, noto per aver suonato con il gruppo dei Nucleus e con il pianista Keith Tippett, che pubblicò tra il 1970 ed il 1971 i due album Backwood Progression e Songs Without Words.

Sono presenti anche 4 saggi monografici, equamente divisi tra stranieri ed italiani, dedicati a personaggi che non hanno certo bisogno di presentazione quali Ron Geesin, Robert Wyatt, Lucio Battisti ed Enzo Jannacci.

Leggendo il libro, cui hanno dato il loro contributo tra gli altri anche Donato Zoppo, Riccardo Storti oltre ad un’altra decina di giornalisti, si può ripercorrere quell’anno e trovarvi enumerati lavori di importantissimi artisti che hanno fatto scuola nei loro generi, i più svariati, da Paul Mc Cartney ai Soft Machine, agli Yes, a Giorgio Gaber, Pink Floyd, Ornella Vanoni, Gentle Giant, Francesco Guccini e potremmo andare avanti ma non voglio togliervi il piacere di scorrere quest’opera.

Una notazione per il fatto che siccome all’epoca c’era una grande produzione di musica alcuni artisti nel corso dell’anno esaminato hanno dato alle stampe anche più di un album.

L’associazione, Trasimeno Prog sta preparando una puntata speciale della rubrica “4 chiacchiere a casa di” con Carnelli. Con lui la conversazione sarà incentrata sulla produzione del progressive rock che si stava affermando in quel periodo, e potremo parlare di album davvero molto belli ed ascoltarne estratti traendo spunto dalle tracce indicate per ogni lavoro. Seguite la pagina Facebook dell’associazione per sapere quando andrà in onda la puntata speciale.

Chi fosse interessato all’acquisto del volume può contattare direttamente l’autore all’indirizzo mail: paolocarnelli@gmail.com

#stayprog

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