Dopo la pausa estiva riprende la rubrica di Trasimeno Prog “4 chiacchiere a casa di”; quello di domani sera sarà il sesto appuntamento durante il quale incontriamo i protagonisti della musica.
Dopo Bernardo Lanzetti, Vittorio Nocenzi, Lino Vairetti, il gruppo de Il Rovescio della Medaglia ed Aldo Tagliapietra sarà ospite Patrick Djivas, propulsore ritmico assieme a Franz Di Cioccio della PFM e tra i fondatori degli Area.
Yan Patrick Érard Djivas nasce a Cannes nel 1947; nel 1969, anno in cui inizia a suonare il basso nel gruppo francese “Joyce e i Jokers”, arriva anche in Italia ed entra a far parte del gruppo di Rocky Roberts.
Del suo passaggio allo strumento che lo ha reso celebre nel mondo musicale racconta: «Eravamo in tour in Germania ed il bassista ebbe dei problemi di salute; ma il giorno dopo era necessario iniziare a lavorare così, accompagnammo il bassista all’aeroporto ed andammo alla ricerca di un sostituto. E non avendo trovato nessuno, siccome è meglio suonare senza chitarra che senza basso, provai per tutta la notte i nostri pezzi con il mio nuovo strumento ed il giorno dopo debuttai come bassista. Forse perché ero un cane alla chitarra o perché il nostro bassista non era troppo bravo, ma con la mia ritmica il gruppo girava meglio; fu così che diventai il bassista ufficiale del gruppo e la mia vita era cambiata: avevo trovato, il mio strumento, il basso.
Due anni più tardi, nel 1971, è tra i fondatori del gruppo degli Area assieme a Demetrio Stratos, con cui nel 1972 registra unicamente il disco d’esordio “Arbeit mach frei”. Dal 1973 fa parte della PFM, nella quale milita attualmente tutt’oggi. Il suo percorso con il gruppo milanese inizia con la pubblicazione de “L’isola di niente”. Durante la permanenza negli Stati Uniti, incontra Leo Fender nel 1976, conosciuto grazie allo staff di un’azienda che sponsorizzava la PFM, e Jaco Pastorius.
Il primo incontro con “Jaco”, di cui diverrà grande amico, avviene all’albergo Sunset Marquis di Los Angeles – Alta Loma (da qui il pezzo Alta Loma 5 till 9). Dagli anni settanta ad oggi, la sua attività all’interno della PFM non conosce soste e dopo il successo all’estero il gruppo rientra in Italia per dar vita alla prima collaborazione tra un gruppo rock ed un cantautore. È così che nasce il tour De Andrè + PFM, che pur osteggiato da molti, anche nell’ambiente musicale, si rivelerà un successo. Da quel tour saranno tratti due album live; poi nel 2004, a distanza di 25 anni, il gruppo riproporrà in tour le canzoni dell’artista genovese, nel frattempo scomparso, e nel 2008 inciderà il live “PFM canta De Andrè”.
Nel 2019 il gruppo, che nel frattempo registra qualche anno prima, nel 2015, l’abbandono del chitarrista Franco Mussida, rinnovato grazie agli innesti di giovani musicisti, parte con il tour “Pfm canta De Andrè Anniversary”; è l’occasione per celebrare i 40 anni dall’evento e per accogliere per il tour il “figliol prodigo” Flavio Premoli ed il chitarrista di De Andrè, Michele Ascolese. Il tour, previsto inizialmente in una manciata di date ha così successo che si aggiungono periodicamente appuntamenti e per soddisfare le richieste il gruppo suona anche più sere nella stessa location. Solo la pandemia ha fermato il tour che dovrebbe concludersi nei primi mesi del 2021.
Il 2020 è anche l’anno dell’uscita de “Il concerto ritrovato”, per la regia di Walter Veltroni, l’unica testimonianza di quel tour con De Andrè, nella data del 3 gennaio 1979 a Genova. Passato prima nelle sale cinematografiche per tre giorni a metà febbraio, vedrà poi la luce su supporto fisico, prima la colonna sonora e poi il film stesso. La caratteristica di PFM, come hanno più volte sottolineato sia Djivas che Di Cioccio, che del gruppo sono i portavoce, è quella di non adagiarsi su quanto sinora fatto ma invece proporre ogni volta al pubblico del mercato discografico, un prodotto per certi versi spiazzante, comunque differente da quanto prodotto prima.
Al di là dell’attività con la PFM, Patrick Djivas è anche autore di produzioni musicali per TV, cinema e teatro; un esempio per tutti, la sigla del TG5. Dal 2004 si dedica anche alla divulgazione e alla didattica musicale, collaborando con importanti riviste nazionali di musica quali Strumenti Musicali e Computer Music & Project Studio.
Nel 2020 è stato pubblicato il libro “Patrick Djivas, Via Lumière La biographie autorisée du bassiste d’Area et de PFM”, scritto da Louis De Ny, per il momento soltanto in francese.
La chiacchierata rappresenterà l’occasione per ripercorrere la carriera di una figura fondamentale per il prog internazionale.
Appuntamento a domani, 25 novembre, alle ore 21:30 in diretta Facebook; la registrazione sarà disponibile il giorno dopo sul canale Youtube di Trasimeno Prog.
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