2 Giugno, concerto dal Cortile d’Onore del Quirinale: Roberto Bolle e Virna Toppi danzano sulle note di Vivaldi

Jakub Hrůsa

Celebra il 75° anniversario della Repubblica italiana il concerto dal Cortile d’Onore del Palazzo del Quirinale. Protagonista l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Jakub Hrůsa (nella foto) già sul podio dell’Orchestra di Santa Cecilia in numerosi concerti di successo delle scorse stagioni  uno dei giovani direttori più acclamati della scena internazionale.

Ospiti d’eccezione l’étoile del Teatro alla Scala Roberto Bolle e la prima ballerina Virna Toppi: danzeranno un passo a due su musiche di Antonio Vivaldi.
Roberto Bolle e Virna Toppi
Direttore Principale della Bamberg Symphony e Direttore Ospite Principale della Philharmonia Orchestra e della Czech Philharmonic, Hrůsa è ospite regolare di orchestre e festival di tutto il mondo. Presidente dell’International Martinů Circle, ha ricevuto nel 2015 il Premio Sir Charles Mackerras. Il programma prevede una selezione di pagine che omaggiano l’Italia: dal vivace finale della Sinfonia n. 4 in la maggiore op. 90 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, detta Italiana, intitolato Saltarello, a rievocare la cadenza della danza romana e la solarità italiana, all’Ouverture del Carnevale romano op. 9 scritto tra il 1943 e il 1944 da Hector Berlioz, caratterizzato anch’esso da un esuberante ritmo all’italiana. Si prosegue con i quattro Scherzi appartenenti alla suite Soirées musicales op. 9 di Benjamin Britten Marcia, Canzonetta, Tirolese e Tarantella di ispirazione rossiniana, con richiami folkloristici, risonanze dialettali e ritmi cadenzati. E ancora il terzo movimento La battaglia di Ponte Milvio, tratto dal poema sinfonico Gli affreschi di Piero della Francesca, scritto dal compositore ceco Bohuslav Martinu nel 1955, dopo avere ammirato il ciclo di affreschi conservati nella basilica di San Francesco ad Arezzo. Chiudono il concerto il valzer Rose del Sud, di cui Johann Strauss II dedicò la versione per pianoforte a Umberto I di Savoia, e il Capriccio italiano in la maggiore op. 45 che Čajkovskij iniziò a comporre durante la sua permanenza a Roma, nel gennaio 1880, e che concluse poi al suo ritorno a San Pietroburgo nel maggio dello stesso anno. Il concerto è presentato da Nadia Zicoschi e Stefano Catucci. La regia televisiva è di Alessandra De Sanctis.
Redazione Vivo Umbria: