1416: con #Medievalweb la storia rivissuta grazie alla realtà virtuale

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PERUGIA – Di necessità virtù, potremmo dire. Il fatto è che nessuno degli ideatori-organizzatori di Perugia 1416 ha voluto derogare, consapevole anche del fatto che si tratta di una manifestazione che deve essere ancora compresa e metabolizzata da una parte della città. Ieri la presentazione ufficiale dell’edizione tra reale e virtuale che si potrà seguire dal 4 al 6 settembre online, sui social, attraverso una formula completamente rimodulata causa Covid-19.

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Si chiamerà “#Medievalweb” l’iniziativa realizzata per il 2020 dalla Associazione Perugia1416 con i cinque Rioni, con profonde radici nel sentimento perugino dei Rionali, con un occhio al futuro prossimo, per tornare nel 2021 più forte che mai. Un modo di ottimizzare la difficoltà, per divulgare ancor meglio, attraverso la rete, contenuti storici, immagini, sentimento. Per far sentire la vicinanza di Perugia 1416 ai tanti simpatizzanti della storia della città.

SVELATO IL PALIO 2020

La presentazione si è aperta svelando il Palio 2020, scelto fra le proposte presentate dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” che hanno partecipato al bando. La scelta della Giuria del concorso, coordinato dal professor Stefano Mosena, è caduta su frate Felix Marian Blaj, al terzo anno di Pittura (nella foto).

Premiato per l’opera dal titolo “Bracchium forte parvum gladium longum reddit” (“Un braccio coraggioso rende lunga una spada corta”), ha ricevuto in premio dall’Associazione una somma di 500 euro. La particolarità di quest’anno, quinta edizione? Il Palio sarà donato alla Città di Perugia. Una decisione fortemente voluta e condivisa dal Direttivo di Perugia1416 e dai Rionali. Ma chi è Fra’ Felix? Prossimo ai trenta, originario della Romania, vive da tre anni a Perugia, proprio per seguire l’Accademia che ha sede adiacente al convento di San Francesco al Prato, dove risiede. Cosa lo ha trascinato nell’ispirazione, nel realizzare il bozzetto dell’opera? “Sono partito dalla semplicità, che attiene al nostro modo di vivere la spiritualità e la vita. Quindi da ciò che porto nel cuore – ha spiegato sorridente -. Nel senso che ho preso spunto dall’iconografia di san Francesco e di Cristo, che a braccia aperte mostrano le stimmate; quindi dell’umanità di Cristo e di san Francesco allo stesso tempo. Mentre l’idea delle due spade incrociate, simbolo del guerriero che lotta, riconduce a Braccio Fortebracci che va alla conquista della città, protetto da San Michele Arcangelo, sempre rappresentato con una spada. Inserendo le due spade ho legato così tra loro i personaggi, che con le punte rivolte verso la stessa direzione esprimono la volontà di Fortebraccio di entrare in città ma anche la volontà di Dio. Sullo sfondo ho poi inserito i Rioni, con i loro classici colori. Mentre il fondo della scritta riprende le tonalità delle colonne della cattedrale di San Lorenzo. Per l’esecuzione del bozzetto mi sono rifatto alla tecnica del bulino, per la cromatura ho usato la tempera”. L’opera sarà presto benedetta dallo stesso autore, essendo un frate sacerdote, che devolverà la somma vinta al convento.

DALLA DOCU-FICTION ALLE RICETTE, ALLE FIABE: ECCO #MEDIEVALWEB

È stato poi illustrato nel dettaglio il programma, ricco e variegato, delle “tre giornate” (tre e mezzo, in realtà, con l’anteprima online di giovedì 3) di #Medievalweb. Grande novità dell’edizione 2020 è “Braccio 3.0”, docu-fiction con protagonisti Tommaso di Carpegna Falconieri, Franco Ivan Nucciarelli e Luca Petrucci, che ne hanno curato i soggetti, mentre a Stefano Venarucci è stata affidata la regia. Una produzione che ripercorre la vita del condottiero: dal bambino Braccio, alla battaglia di Sant’Egidio, al dominio e mecenatismo di Braccio, al sogno Italico, ai semi gettati per il Rinascimento a Perugia. La si potrà vedere, in anteprima su UmbriaTV, venerdì 4 alle ore 22, sul canale 10 del digitale terrestre, subito dopo il talk show dedicato alla rievocazione (alle ore 21). Tra gli altri appuntamenti salienti: “Il Medioevo a tavola”, cinque ricette abbinate ai cinque Rioni, attraverso uno show-cooking di Giovanni da Montemalbe; “Amor mi fa cantar… alla città di Peroscia!”, concerto di musica medievale offerto dall’ensemble di musica antica I Trobadores, eseguito alla Sala dei Notari. Si potranno anche rivivere momenti curiosi delle precedenti edizioni con la seconda edizione della mostra fotografica Altera Effigies, dedicata a Perugia 1416 dietro le quinte, e attraverso dei video ripercorrere magia e folklore delle precedenti edizioni, ma anche scoprire le proprie radici con “Perugia: cinque i suoi Rioni, che sono gente, che sono luoghi, che sono storia”; seguire due conversazioni: “Le Logge di Braccio e la platea magna”, tenuta da Franco Mezzanotte, e “Le mura di Perugia al tempo di Braccio”, una passeggiata con Michele Bilancia tra il Cassero e lo Sperandio. Ai piccoli è dedicata la fiaba medievale “L’aquila d’oro” spettacolo di ombre, pupazzi e attori con Mario Mirabassi del TFU.

Un corollario di appuntamenti, visibili sul web attraverso i social di Perugia 1416 (pagina Facebook, YouTube e Instagram) e il nuovo sito www.perugia.1416.com restaurato per l’occasione, che faranno da cornice all’ingresso di Braccio in città e alla cerimonia di consegna delle chiavi, due appuntamenti che saranno trasmessi sempre online.

Inoltre, in occasione di Perugia 1416, la Confraternita del Sopramuro organizza la visita guidata “Braccio da Montone a Perugia. La storia e i luoghi del condottiero”. L’appuntamento è per sabato 5 settembre, in due turni: uno alle 10,30 e uno alle 16. Partenza dalla chiesa di San Francesco per dirigersi verso piazza IV Novembre, Sala dei Notari e le Logge di Braccio. Durata della visita 1 ora e 30 minuti circa, contributo € 10 a persona, gratuito fino a 12 anni. Prenotazione obbligatoria, per info e prenotazioni 371/3116801, anche tramite whatsapp.

1416 E IL LEGAME CON L’ACCADEMIA

“Questa del 2020 – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Leonardo Varasano – è per 1416 l’edizione del senso di responsabilità e della volontà. Senso di responsabilità che si manifesta nella scelta del #Medievalweb, nella rinuncia consapevole alla condivisione pubblica e alla socialità, che sono due aspetti fondamentali della rievocazione. Volontà che si manifesta nella caparbietà di un’edizione che conferma la vitalità di Perugia, mostrata per tutta l’estate, la determinazione dell’Associazione e la coesione dei rionali, a cui va la gratitudine dell’amministrazione comunale per lo sforzo profuso. La scelta poi di evitare competizioni e offrire il palio 2020 al Comune è emblematica della comunione di intenti racchiusa in questa edizione”. Una rivisitazione, quindi, per continuare ad esserci, a far sentire il senso di appartenenza alle proprie radici. E non solo. “L’edizione #Medievalweb è una scelta volutamente condivisa da tutto il Direttivo – ha spiegato Teresa Severini. – per restare vicino ai rionali, tenere accesa una luce sulla città, la sua storia, il suo patrimonio, le sue potenzialità quindi turistiche nel settore delle rievocazioni, ma anche per continuare a radicarsi e a farsi conoscere. La rete è un mezzo che non ha le limitazioni cui siamo costretti in questa situazione di incertezze e quindi l’abbiamo scelta per la grande potenzialità di divulgazione. E di promozione di Perugia, che in particolare nella docu-fiction, con la partecipazione del noto storico Tommaso di Carpegna, mostra i suoi luoghi più belli, carichi di storia”. Un contributo, quello del professor Carpegna, che rende onore all’iniziativa nel suo insieme: “Perugia 1416 – ha affermato – è una festa della città. La rievocazione storica è un modo efficace, intelligente e divertente per rinforzare il senso di comunità. Sono lieto – ha poi sottolineato – di aver contribuito al progetto Braccio 3.0. Mi ha permesso di conoscere meglio Perugia, che ho trovato splendida nella sua luce estiva e nei suoi tesori segreti, nonché di approfondire la storia di un suo protagonista. Braccio è una figura al limitare, sospesa tra Medioevo e Rinascimento, tra arte e guerra, tra repubblica e principato. Lo si può paragonare a Sigismondo Pandolfo Malatesta, a Federico da Montefeltro, a Lorenzo il Magnifico”.

Con Perugia 1416 si consolida anche il legame tra l’antica Istituzione “Vannucci”, gli studenti e la città. “Continua anche quest’anno, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, l’importante collaborazione tra l’Accademia e l’Associazione Perugia 1416 – è stato il commento del direttore dell’Accademia, il professor Emidio De Albentiis, a lato della commissione per la scelta del bozzetto vincitore -. Ciò nel segno dell’amore per l’arte, per la storia e per il confronto delle proposte creative degli Studenti: ma ancor più, come simbolo dello stretto legame che unisce da quasi mezzo millennio l’Accademia alla sua città”.

L’evento è stato presentato ieri alla Sala dei Notari ed ha visto la partecipazione dell’assessore comunale alla Cultura, Leonardo Varasano, del consigliere comunale delegato del Sindaco a Perugia1416, Roberta Ricci, della presidente dell’Associazione Perugia 1416, Teresa Severini, dello storico medievale Tommaso di Carpegna Falconieri, del coordinatore artistico della rievocazione, Stefano Venarucci, e dei rappresentanti dei cinque Magnifici Rioni. Un progetto sostenuto dal Comune di Perugia, dalla Regione Umbria, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, dalla Camera di Commercio di Perugia, e quest’anno non facile per molti imprenditori, dallo stilista Rocco Ragni. In attesa di risposta il contributo del Mibact.

Redazione Vivo Umbria: