TERNI – La vicenda sia spirituale che di valore umano da prendere in seria considerazione e meditare sull’ importanza del donarsi e di essere cristiani ce la propongono i cinque protomartiri francescani che per loro, in questo 2020 si celebrano gli ottocento anni del loro martirio. Da lunedì 13 gennaio prenderanno il via una serie di iniziative spirituali e culturali che vedranno al centro il Santuario dei Protomartiri francescani situato nella chiesa di Sant’ Antonio in via Curio Dentato. Si inizia lunedì 13 gennaio alle ore 21 presso il monastero delle Clarisse a Colleluna con un incontro culturale: i Protomartiri Francescani tra Sant’ Antonio e Santa Chiara, relatore il ricercatore Filippo Zedda.
Martedì 14 ore 21 parrocchia Sant’ Antonio proiezione video i protomartiri e la vocazione di Sant’Antonio. Mercoledi 15 gennaio ore 21 sempre in parrocchia veglia di preghiera per i cristiani perseguitati. Giovedi 16 gennaio ore 18,30 Messa Solenne con il Ministro Provinciale padre Claudio, alla presenza dei frati. Domenica 19 gennaio ore 17 Messa Solenne con il Vescovo di Terni Narni e Amelia mons. Giuseppe Piemontese e i parroci del territorio. Saranno presenti i Sindaci con il Gonfalone dei comuni di Terni, Narni, Calvi, Sangemini e Stroncone e altre autorità civili militari. Narni si gemella con Coimbra, la città dove sono stati martirizzati i cinque francescani. Ma andiamo a ripercorrere in sintesi la vicenda. Fu lo stesso San Francesco a mandare Bernardo da Calvi dell’Umbria, Pietro da Sangemini, Ottone da Stroncone Accursio e Adiuto a predicare il vangelo ai Saraceni. Attraverso la Spagna e il Portogallo, giunsero a destinazione e furono uccisi dopo poco l’ evangelizzazione. I loro resti furono riportati in Coimbra qualche mese dopo. Il martirio di questi Confratelli fu di esempio per Sant’ Antonio di Padova per entrare nell’ordine dei frati minori, nel settembre del 1220. In una apposita cassettina, sono conservate le reliquie dei cinque martiri, giunte dalla Coimbra in diocesi all’ allora Vescovo di Terni Narni e Amelia monsignor Vincenzo Paglia e collocate sull’altare a loro dedicato. Nel giugno del 2010, nell’occasione, con una singolare cerimonia, la chiesa di Sant’ Antonio fu elevata a Santuario dei Protomartiri Francescani. L’ altare e’ sulla parete sinistra di chi entra. L’effige dei cinque protomartiri sono riprodotte nella pala di altare, opera dell’ artista Piero Cosentini terziario francescano. Insomma arte e storia, spiritualità e misticismo tutto converge nella più profonda semplicità di quel breve passo del Cantico delle Creature “Madre terra” ……